Morrissey contro i Simpson: «Sono offensivi e razzisti» | Rolling Stone Italia
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Morrissey contro i Simpson: «Sono offensivi e razzisti»

Dopo le critiche al personaggio dell’indiano Apu, la serie ancora sotto accusa. Questa volta da parte del cantante britannico, infuriato per come è stato rappresentato in un episodio dello show

Morrissey contro i Simpson: «Sono offensivi e razzisti»

Morrissey

Foto: Kevin Winter/Getty Images

Era stato annunciato che la storica voce degli Smiths sarebbe stato uno dei protagonisti del nuovo episodio dei Simpson andato in onda il 18 aprile e intitolato Panic in the Streets of Springfield. Ma dopo averlo visto Morrissey è andato su tutte le furie contro gli autori: «Sono offensivi e razzisti».

Ma cosa ha portato a questa reazione? In pratica, nell’episodio Lisa trovava un nuovo amico immaginario in un cantante depresso degli anni ’80 proveniente dalla Gran Bretagna. La rappresentazione del personaggio e la sua storia, però, hanno fatto infuriare il cantante, che si è sfogato con un post su Facebook: «È sorprendente quanto sia peggiorata la scrittura dei Simpson negli ultimi anni. È triste: lo show è nato per raccontare con uno sguardo diverso l’esperienza culturale moderna, ma è degenerato per capitalizzare su controversie da quattro soldi e diffondere rumor maligni». In particolare, il cantante dice che «lo show usa tattiche odiose, come mostrare il personaggio di Morrissey con la pancia fuori dalla maglietta (non ha mai avuto questo aspetto, in nessun momento della sua carriera), e viene da chiedersi chi siano davvero i razzisti».

Inoltre, continua il post, «accusare il personaggio di Morrissey di razzismo senza citare nessun caso specifico non serve a niente. Serve solo a insultare l’artista. Dovrebbero guardarsi bene allo specchio». E ancora: «A differenza del personaggio dell’episodio Panic, Morrissey non si è mai svenduto, non ha denunciato chi l’ha attaccato, non ha mai smesso di fare grandi show, è ancora un vegano convinto e un grande sostenitore dei diritti degli animali. Suggerire il contrario nell’episodio… l’approccio ipocrita dei Simpson a questa storia dice tutto».

Non è la prima volta che i Simpson ospitano un personaggio che viene dal mondo della musica: è già successo con Paul McCartney, gli U2, i Ramones, gli Smashing Pumpkins e tanti altri (ne abbiamo parlato qui). In questo caso, però, nella puntata non era annunciata la presenza diretta di Morrissey, ma soltanto di un personaggio ispirato a lui – “Quilloughby” – e interpretato da Benedict Cumberbatch, la star di Dr. Strange e Sherlock. Non è comunque bastato a evitare le polemiche.

Nello stesso episodio, i protagonisti dello show vanno in trasferta in Gran Bretagna, dove incontrano anche l’ex primo ministro britannico Tony Blair e l’autrice di Harry Potter J.K. Rowling. «Non mi sorprende che i dati di ascolto siano calati così tanto negli ultimi anni» ha concluso Morrisey indispettito, dopo aver citato le recenti scuse di Hank Azaria, l’attore che prestava la sua voce ad Apu, il personaggio nei Simpson recentemente accusato di razzismo perché «rafforza gli stereotipi razziali in modo potenzialmente offensivo per la comunità indiana». La produzione della serie per ora non ha risposto alle critiche.

Aggiornamento: dopo la pubblicazione il post sulla pagina Facebook di Morrissey è stato firmato da Peter Katsis, il suo manager. Il cantante ha parlato direttamente della questione con un messaggio sul suo sito.

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