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Morgan sul Festival della Bellezza: «Smettetela di colpevolizzare gli uomini»

Al festival di Verona sono quasi #tuttimaschi? Il cantante, che il 13 settembre presenterà una lezione-concerto sui Velvet Underground, invita a prendersela «con le femmine che l’hanno voluto» per «invidia e rivalità»

Morgan Digital Cover

Morgan

Foto: Gabriele Micalizzi

Negli ultimi due giorni il Festival della Bellezza di Verona è stato al centro di varie polemiche: soprattutto per la presenza di una sola donna, l’attrice Jasmine Trinca, ma anche per il logo contenente l’immagine di una bambina, considerato inadatto a un festival il cui tema quest’anno è l’eros, e perché quel dipinto, afferma l’autrice Maggie Taylor, è stata usata senza permesso.

Morgan, che il 13 settembre presenterà al festival una lezione-concerto con Vittorio Sgarbi sui Velvet Underground, ha preso posizione con un post su Instagram. «Sì, è scandaloso che al Festival della Bellezza ci sia solo una donna, anche e soprattutto perché la bellezza e l’arte sono zone femminili dello spirito anche di un uomo», scrive. «Nell’opera d’arte si manifesta la parte femminile in quanto gentilezza, fertilità e creazione, dolcezza, complessità, impegno. L’arte è femmina, e l’uomo che la fa ha anche una Musa. La musa è la sacralità e l’essenza stessa dell’arte della Musica».

 

 
 
 
 
 
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Si, è scandaloso che al Festival della Bellezza ci sia solo una donna, anche e soprattutto perché la bellezza e l’arte sono zone femminili dello spirito anche di un uomo. Nell’opera d’arte si manifesta la parte femminile in quanto gentilezza, fertilità e creazione, dolcezza, complessità, impegno. L’arte è femmina, e l’uomo che la fa ha anche una Musa. La musa è la sacralità e l’essenza stessa dell’arte della Musica. L’uomo ama circondarsi di femmine, l’uomo adora le femmine, le venera, vorrebbe sempre essere abbracciato da loro ed ascoltare i loro discorsi, vorrebbe sempre baciarle e respirare la loro pelle. Quindi tutte le volte che noterete sbilanciamento, perché ci sono troppe poche femmine e la prevalenza è maschile – e dico questo alle femmine che di ciò si lamentano giustamente – prendetevela con le femmine che hanno voluto questo perché fosse stato per i maschi sarebbe stato esattamente il contrario. Smettetela di colpevolizzare gli uomini quando vi sentite in minoranza e cominciate invece a guardare bene come si comportano le vostre amiche nell’invidia e nella rivalità. Morgan #festivaldellabellezza #donna #eros #femminilità #arte #cultura

Un post condiviso da Marco “Morgan” Castoldi (@morganofficial) in data:

«L’uomo» continua Morgan «ama circondarsi di femmine, l’uomo adora le femmine, le venera, vorrebbe sempre essere abbracciato da loro ed ascoltare i loro discorsi, vorrebbe sempre baciarle e respirare la loro pelle. Quindi tutte le volte che noterete sbilanciamento, perché ci sono troppe poche femmine e la prevalenza è maschile – e dico questo alle femmine che di ciò si lamentano giustamente – prendetevela con le femmine che hanno voluto questo perché fosse stato per i maschi sarebbe stato esattamente il contrario».

Conclusione: «Smettetela di colpevolizzare gli uomini quando vi sentite in minoranza e cominciate invece a guardare bene come si comportano le vostre amiche nell’invidia e nella rivalità».

Ieri Vittorio Sgarbi ha postato su Facebook il messaggio: «Festival della Bellezza/ Nessuna donna? Rinuncio allo spettacolo con Morgan; al mio posto mia sorella Elisabetta».

A proposito delle accuse, l’organizzazione del festival si è detta «molto dispiaciuta per le polemiche» e che l’attuale programma «non riflette quello originario che avrebbe previsto eventi ideati per il Festival da artiste come Charlotte Rampling, Ute Lemper, Jane Birkin e Patti Smith, che sono state impossibilitate a partecipare per le problematiche relative al Covid. Molte altre figure femminili sono state invitate, ma non se la sono sentita di intervenire in un periodo difficile in un contesto particolare come l’Arena di Verona».

In quanto al manifesto, «siamo dispiaciuti di dover modificare l’immagine del Festival a causa di un’incomprensione sull’utilizzo di quella che ci ha accompagnati per lungo tempo, con l’autorizzazione avuta dal rappresentante italiano dell’Artista».

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