Negli Stati Uniti otto donne su dieci dicono d’avere subito molestie sessuali ai concerti. È il risultato di un questionario online sottoposto a quasi 1100 adulti americani che nell’arco dei precedenti 12 mesi hanno assistito ad almeno un concerto dal vivo. La ricerca è stata condotta da Anna Elizabeth Price della Sacred Heart University di Fairfield, Connecticut e da Ashley Driscoll dell’organizzazione GrooveSafe che si occupa di diffondere consapevolezza su violenze, molestie e contatti fisici indesiderati durante i concerti e in genere gli spettacoli dal vivo.
Secondo i dati pubblicati da Injury Prevention, rivista online sottoposta a revisione tra pari, il 61% degli intervistati dice di aver subito molestie e/o aggressioni sessuali nel corso della propria vita a uno spettacolo dal vivo. La percentuale sale all’82% tra le donne di tutte le età, un risultato che rispecchia quello di una ricerca condotta nel 2021 nel Regno Unito (siamo al 60% per le persone non-binarie e al 39% tra gli uomini). A subire più frequentemente molestie, ovvero a più di un live, sono ancora una volta le donne: il 24% contro il 2% degli uomini.
Nelle percentuali citate rientrano vari tipi di molestie, dai commenti verbali a sfondo sessuale all’essere seguite, bloccate, toccate, palpeggiate, baciate contro la propria volontà, fino all’essere spogliate di un capo di abbigliamento contro la propria volontà ed essere violentate. Accade soprattutto ai festival. Se già, scrivono le autrici, i dati provenienti da Europa, Australia e Africa suggeriscono che violenze e molestie fisiche e verbali sono comuni ai concerti, il questionario mette in luce la presenza nel fenomeno com’era prevedibile anche negli Stati Uniti, dove scarseggiano ricerche sul tema.
Quasi nove persone su dieci però non hanno denunciato l’accaduto e i motivi sono vari e vanno dall’idea che informare le autorità non ha alcun effetto al non sapere a chi rivolgersi sul luogo del concerto, ma anche l’imbarazzo e il timore di non essere credute. In molti casi il molestatore è stato affrontato direttamente dalla molestata, che non ha ritenuto necessario denunciare.
La ricerca non ha valore statistico ma, scrivono le autrici, indica nondimeno che «sono necessari interventi per sensibilizzare sul tema delle molestie sessuali, ridurne l’incidenza e rendere più facile la denuncia durante gli eventi musicali dal vivo».













