Milano saluta la Torre Velasca con un concerto in streaming | Rolling Stone Italia
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Milano saluta la Torre Velasca con un concerto in streaming

Il 21 giugno l’orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala, diretta da Speranza Scapucci, suonerà sul terrazzo dell’ultimo piano della torre prima dell’inizio dei lavori di riqualificazione. Ci sarà anche Elio

Milano saluta la Torre Velasca con un concerto in streaming

La Torre Velasca

Foto: View Pictures/Universal Images Group via Getty Images

Un concerto di musica classica in diretta dal venticinquesimo piano della Torre Velasca, per salutarla prima che venga coperta per due anni dalle impalcature dei lavori di riqualificazione. È “Torre Velasca Ouverture”, l’evento organizzato da Hines per il 21 giugno, solstizio d’estate e giornata celebrativa della musica, che ospiterà l’orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta da Speranza Scappucci, con la partecipazione del Coro voci bianche e del violinista Giovanni Andrea Zanon.

Il concerto prevede quattro composizioni: Le nozze di Figaro, K 492 – Ouverture di Mozart; Le quattro stagioni, Concerto n.2 L’estate: Presto di Vivaldi; Thais – Meditation di Massenet e il Va pensiero di Verdi, suonato insieme al Coro voci bianche. La performance verrà ripresa con dei droni e trasmessa in streaming su CorriereTV e, a partire dalle ore 21.10, su Classica HD e sul sito della Torre Velasca. Parteciperanno anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Senior Managing Director & Country Head di Hines Italy Mario Abbadessa e anche Elio di Elio e le storie Tese, che darà il via al concerto da Terrazza Martini.

«Siamo davvero orgogliosi di condividere questo momento con la città di Milano, come segno tangibile di rinascita e ripresa e anche come evento che vuole dare letteralmente voce e spazio a un’icona milanese, con la convinzione che segni l’inizio della ripartenza», ha detto Abbadessa. «Torre Velasca tornerà presto sotto una nuova veste, grazie a un mirato intervento di restauro e rigenerazione urbana che ne valorizza la memoria, nel rispetto dello stile architettonico che l’ha resa un’icona inconfondibile di Milano».