Michael Stipe: «I miei pensieri sono rivolti all’Italia, un Paese che amo tanto» | Rolling Stone Italia
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Michael Stipe: «I miei pensieri sono rivolti all’Italia, un Paese che amo tanto»

L’ex frontman dei R.E.M. è stato ospite di 'EPCC LIVE' per cantare il suo singolo 'No Time For Love Like Now' sulle immagini di una Milano deserta: «Sto imparando la pazienza, sarà il nostro reset. Negli USA è un disastro»

Michael Stipe: «I miei pensieri sono rivolti all’Italia, un Paese che amo tanto»

Michael Stipe

Foto press

«I miei pensieri sono rivolti all’Italia, un Paese che amo così tanto e il motivo per cui sono qui a parlare con te questa sera». Michael Stipe è stato ospite di EPCC LIVE, il late night show di Alessandro Cattelan su Sky Uno (e sempre disponibile on demand), per presentare il singolo No Time For Love Like Now, svelato un paio di settimane fa e scritto insieme ad Aaron Dessner dei The National per il suo progetto Big Red Machine: «In realtà ho scritto la canzone tra agosto e settembre dello scorso anno, l’ho finita a novembre e l’ho registrata prima del COVID-19», ha spiegato l’ex voce dei R.E.M. «È interessante notare come le parole di questo brano si adattino al momento. Viviamo in un frangente della nostra esistenza molto importante e anche, ovviamente, molto difficile. Ci stiamo spostando da qualcosa che “era” a qualcosa che “diverrà”. È una circostanza molto importante per l’intero pianeta e senza dubbio per tutta l’umanità».

Stipe ha cantato il pezzo in un video montato insieme a immagini che mostrano una Milano spettrale, deserta. Eccolo.

Stipe sta trascorrendo la quarantena nella sua città natale: Athens, Georgia. «Ho lasciato New York un mese fa per essere un più vicino a mia madre e alle mie sorelle, la mia famiglia si trova qui. Stiamo tutti bene o siamo in convalescenza, abbiamo perso un nostro caro amico la settimana scorsa: i nostri pensieri sono con lui, ma a parte questo va tutto per il meglio».

In quarantena Stipe sta imparando «ad essere paziente, e a cucinare i fagioli secchi». Secondo l’ex frontman dei R.E.M, «questo è il nostro tasto “RESET”, la nostra occasione per prendere tutto quello che non serve, lasciarcelo alle spalle e voltare pagina. Dobbiamo andare avanti con le cose di cui abbiamo veramente bisogno per migliorare sia noi stessi che il mondo in cu viviamo».

Stipe ha parlato anche della gestione dell’emergenza in America: “Posso dire parolacce nel tuo show? È un fottuto disastro. Abbiamo avuto tutti i preavvisi che potevamo avere, ma questo presidente… A New York faccio parte di un gruppo che si chiama RISE & RESIST e il nostro motto in questo momento è molto semplice: “Trump lies, people die” (Trump mente, la gente muore).

Sui ritardi degli Stati Uniti nell’affrontare l’emergenza, Stipe ha detto: «Ha a che fare con le priorità e quelle di questo presidente e questa amministrazione non potrebbero essere più arretrate. Abbiamo avuto molte avvisaglie per cercare di evitare quello che sta accadendo qui, ma le misure di cautela non sono state prese per tempo».

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