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Michael Jackson: cosa è stato davvero trovato a Neverland

In molti hanno parlato di "pedofilia", "torture" e altre "amenità" scovate nel ranch. In realtà nerl report non appare esattamente questo materiale
L'ingresso del ranch di Neverland, oggetto della perquisizione del 2003. Fonte: Julien's Auctions

L'ingresso del ranch di Neverland, oggetto della perquisizione del 2003. Fonte: Julien's Auctions

È stato pubblicato nelle scorse ore dal sito Radar On Line un documento quasi integrale con alcuni rapporti della polizia di Santa Monica, compilati dopo una perquisizione a Neverland, il ranch di Michael Jackson, nel 2003.

Il pdf si può leggere qui.

In molti hanno parlato di “pedofilia”, “torture” e altre “amenità” scovate nel ranch. In realtà, leggendo a fondo il documento, non appare esattamente questo materiale.

All’interno ci sono le descrizioni dettagliate dei libri, delle fotografie, dei DVD e di altro vario materiale ritrovato dopo la perquisizione, avvenuta dopo le accuse di molestie da parte di Gavin Arvizo e l’uscita del documentario Living with Michael Jackson, che portarono al noto processo del 2005.

Si parla di parecchie foto e video a sfondo sessuale, di magazine pornografici di vario tipo. Anche di torture, legate al modo del BDSM. Ci sono anche immagini di giovani nudi (adolescenti o bambini) ma sono sempre contestualizzate in opere fotografiche o libri di arte, senza esplicite allusioni sessuali nei confronti dei minori.

Il documento riporta parecchie volte la frase “Based on my training, this type of material can be used as part of a ‘grooming’ process by which people (those seeking to molest children) are able to lower the inhibitions of their intended victims and facilitate the molestation of said victims”. [“Secondo la mia esperienza, questo tipo di materiale può essere usato come parte di un processo di ‘grooming’ con il quale le persone (chi cerca di molestare i bambini) sono in grado di abbassare le inibizioni delle loro possibili vittime e facilitare le molestie nei confronti di queste vittime”]. Che significa che l’oggetto in sé non costituisce un reato, ma che può aiutare ad abbassare i freni inibitori e quindi a circuire più facilmente le vittime.

La Corte Suprema dello Stato della California, in un commento al report compilato dalla polizia, ha scritto che le prove collezionate evidenziano le possibili intenzioni di Jackson di utilizzare (o di aver utilizzato) il materiale per avvicinare i suoi “giovani ‘amici speciali'”.

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