Madonna è stata denunciata da un fan per “pornografia” al concerto a Los Angeles | Rolling Stone Italia
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Madonna è stata denunciata da un fan per “pornografia” al concerto a Los Angeles

Non è la prima causa legata al Celebration Word Tour che si è chiuso a maggio. Questa volta non si tratta solo di ritardi o della mancanza di aria condizionata, ma anche di «donne in topless che sul palco simulano atti sessuali» che secondo un fan avrebbero esposto il pubblico a «contenuti pornografici senza preavviso»

Madonna è stata denunciata da un fan per “pornografia” al concerto a Los Angeles

Madonna

Foto: Kevin Mazur/WireImage for Live Nation

Madonna dovrà affrontare un’altra causa legata al Celebration Tour che si è chiuso in Brasile. Questa volta, però, le accuse non riguardano solo i ritardi. La pop star è stata denunciata per aver esposto il pubblico a «contenuti pronografici senza preavviso». L’accusatore è Justen Lipeles, un fan che dopo il concerto di marzo al Kia Forum di Los Angeles ha avviato un’azione legale sostenendo che lui e molti altri spettatori non hanno ottenuto ciò che si aspettavano dallo spettacolo.

Oltre ai contenuti troppo hot per lui, Lipeles riporta una serie di lamentele che la regina del pop conosce bene grazie alle cause precedenti: il concerto iniziato con un’ora e mezza di ritardo rispetto all’orario indicato sul biglietto, l’uso del playback in alcuni brani, il caldo estremo all’interno dell’arena.

«Costringere i consumatori ad aspettare ore in arene calde e scomode» scrive Lipeles «e sottoporli a pornografia senza preavviso è dimostrativo della irriverente mancanza di rispetto di Madonna per i suoi fan». Nella causa, esaminata da Entertainment Weekly, il fan descrive «donne in topless sul palco che simulavano atti sessuali. Era come guardare un porno». Secondo lui, Madonna avrebbe dovuto avvisare il pubblico della presenza di contenuti sessualmente espliciti nelle sue performance, così non avrebbe acquistato il biglietto che ora vuole rimborsato.

Madonna era già stata citata in giudizio a gennaio per il ritardo nell’inizio dei suoi spettacoli al Barclays Center di Brooklyn. I querelanti, Michael Fellows e John Hadden, sostenevano che «a quell’ora tarda dovevano affrontare trasporti pubblici limitati, car sharing limitato e/o un aumento dei costi dei trasporti pubblici e privati» e che alcuni spettatori «dovevano alzarsi presto per andare al lavoro e/o occuparsi delle loro responsabilità familiari il giorno successivo».

In merito a quella causa, Madonna e il suo promoter Live Nation hanno dichiarato che «gli spettacoli hanno aperto in Nord America al Barclays di Brooklyn come previsto, con l’eccezione di un problema tecnico il 13 dicembre durante il soundcheck. Questo ha causato un ritardo che è stato ben documentato dalla stampa all’epoca. Intendiamo difenderci con forza».

Il mese scorso, altri tre fan che avevano assistito ai suoi spettacoli a Washington D.C. hanno intentato una causa simile, lamentando il caldo eccessivo nel locale e il fatto di aver dovuto lasciare i concerti prima della loro conclusione, perdendo così il beneficio di vedere l’intero spettacolo. Live Nation ha respinto le accuse legate ai ritardi sostenendo che era illogico per i fan aspettarsi che Madonna iniziasse in orario.

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