Madame sulle modifiche ai libri di Roald Dahl: «L’arte è incensurabile» | Rolling Stone Italia
Le correzioni

Madame sulle modifiche ai libri di Roald Dahl: «L’arte è incensurabile»

«Per non mancare di rispetto a nessuno si manca di rispetto agli artisti», scrive la cantante. C'è anche un suo pezzo nuovo, la canzone con Colapesce Dimartino ‘La primavera della mia vita’

Madame sulle modifiche ai libri di Roald Dahl: «L’arte è incensurabile»

Madame

Foto: dalla copertina del singolo 'Il bene nel male'

L’editore inglese Puffin Books ha deciso di introdurre alcune modifiche alle edizioni più recenti delle opere di Roald Dahl (1916-1990), scrittore per l’infanzia (e non solo) fra i più noti del Novecento. In accordo con la Roald Dahl Story Company, che detiene i diritti delle opere dello scrittore (tra cui La fabbrica di cioccolato, Matilde, Il GGG, Le streghe) e che appartiene a Netflix, sono stati ritoccati centinaia di passaggi, correggendo espressioni oggi considerate problematiche. È il caso ad esempio dell’aggettivo “grasso”, che riferito a un bambino diventa “enorme”. In altri casi sono state cancellate intere frasi come “Non voglio parlar male delle donne. In genere sono adorabili. Ma tutte le streghe sono donne: è un fatto”.

Lo spirito dell’operazione è ben esemplificato dal cambiamento apportato a un dialogo del libro Le streghe in cui si parla di come riconoscere una strega. Essendo calve, uno dei metodi è tirar loro i capelli per scoprire se sono veri o se si tratta di una parrucca. “Non dire stupidaggini. Non puoi tirare i capelli a tutte le donne che incontri, anche se portano i guanti. Provaci e vedrai”, dice la nonna. Nella nuova versione diventa: “Non dire stupidaggini. Ci sono peraltro molte altre ragioni per cui una donna potrebbe portare una parrucca senza che vi sia alcunché di sbagliato”.

Se alcuni passaggi tengono conto di una nuova sensibilità, altri mirano a correggere un’idea sorpassata di donna. E così laddove Dahl citava come professioni tipicamente femminili la cassiera in un supermercato e la segretaria, oggi si legge di scienziate e imprenditrici.

Un articolo del Telegraph ha fatto scoppiare il caso. Ne è seguito come prevedibile, e come accaduto in passato per iniziative mosse dallo stesso intento, un dibattito a cui hanno preso parte in tanti, tra cui lo scrittore Salman Rushdie. In Italia tra gli altri si è espressa Madame in tre storie Instagram: «Lotterò sempre contro la censura in prima linea. Lasciare l’arte e la creatività in pace. L’arte è incensurabile».

«Io sono e sarò sempre pro all’inclusività al massimo rispetto nei confronti di ogni essere umano e vivente, tuttavia l’adattamento inclusivo di opere artistiche degli anni o dei secoli passati la trovo una forma di censura assoluta. Per non mancare di rispetto a nessuno si manca di rispetto agli artisti, ma è una privazione della libertà creativa».

E infine: «Creatività e pensiero sono due cose differenti. la creatività parte dall’emotività, dall’esperienza personale, dall’intuizione, dal fuoco interno. Il pensiero invece è razionale, è politico e sociale. L’arte è l’unica forma di libertà reale e umana che conosco e riconosco, l’ho scelta per questo motivo come percorso di vita. Viva la libertà».

Nel frattempo Madame ha pubblicato una nuova canzone con Colapesce Dimartino, title track della colonna sonora del loro film (ne abbiamo scritto qui) La primavera della mia vita. Eccola:

La primavera della mia vita

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