La polizia ha rivelato alcuni dettagli su una delle persone fermate mentre progettavano un attentato all’affollatissimo concerto di Lady Gaga sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, di fronte a un pubblico stimato di oltre due milioni di persone.
La mente del progetto sarebbe Luis da Silva, 44 anni. Avrebbe detto alla polizia di essere convinto che Lady Gaga sia satanista. Non solo. Secondo le forze dell’ordine, l’uomo avrebbe voluto uccidere un bambino in livestream e fare una strage sotto al palco.
Da Silva è stato espulso dagli Stati Uniti solo un mese fa, non è ancora chiaro per quale motivo. Arrestato per possesso illegale di arma da fuoco, ha negato di essere coinvolto nel piano per compiere l’attentato al concerto e secondo il New York Post è stato rilasciato su cauzione.
La seconda persona fermata è un diciassettenne trovato in possesso di materiale pedopornografico. Prima di essere arrestati poche ore prima dell’inizio dello show, i due progettavano di usare bombe molotov e zaini esplosivi quanto più vicino possibile al palco. Secondo le prime ricostruzioni il loro gruppo, per il quale hanno cercato di fare proselitismo su Discord, sarebbe mosso dall’odio per la comunità LGBTQI+. Le autorità hanno eseguito mandati di perquisizione nei confronti di nove persone negli Stati di Mato Grosso, Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul e San Paolo.
«Sono state salvate centinaia di vite», ha detto Luiz Lima, che guida il Dipartimento per i reati informatici della polizia di Rio. «Si tratta di gruppi organizzati che hanno l’obiettivo di raggiungere la notorietà» su Internet. Rodney da Silva, direttore del Ministero di giustizia e pubblica sicurezza, dice in un comunicato stampa che «il nostro obiettivo principale è proteggere gli adolescenti e impedire che la violenza da simbolica diventi reale». In un tweet Erika Hilton, deputata federale del Brasile, punta il dito contro il clima culturale, alimentato dai bolsonaristi, che renderebbe possibile la diffusione di odio per la comunità LGBTQI+.
«Abbiamo appreso di questa presunta minaccia attraverso i media», ha detto un portavoce di Gaga. «Non abbiamo avuto notizie di problemi di sicurezza prima e durante il concerto, né ci sono state comunicazioni da parte della polizia o delle autorità a proposito di rischi potenziali».