L’Unsound Festival di Cracovia continua la sua avventura attorno al mondo.
Dopo aver raggiunto 30 città in poco più di 20 anni di vita, dal 5 al 7 settembre il festival arriverà per la prima volta in Giappone, a Osaka, e in location come il Creative Center Osaka, il VS. e l’Ohtsuki Noh Theatre. Il festival farà parte delle attività curate dalla Polonia all’Expo 2025 di Osaka.
Questa prima edizione in Asia rientra nel tema centrale della stagione 2025 – WEB – un concetto che raccorda le tre tappe del festival: Osaka, Cracovia (7–12 ottobre), e New York (30 ottobre–2 novembre). WEB non è solo omaggio alla rete Internet ottimista e radicale dei primi anni 2000, ma un invito a tessere e interrogare trame culturali oltre confini fisici e digitali. Tra i primi nomi annunciati: 2K88 in versione live, la visionaria Antonina Nowacka, Jim O’Rourke con Eiko Ishibashi, RP Boo & Gary Gwadera, Raphael Rogiński, RALPH, Robin Fox, Keiji Haino e molti altri.
Si inizia il 5 settembre con una notte dedicata alla sperimentazione: Jim O’Rourke & Eiko Ishibashi reinterpretano le opere di Włodzimierz Kotoński, pioniere della musica elettronica polacca; Keiji Haino, leggenda del noise giapponese, suona su strutture sonore progettate da François Baschet e utilizzate a Osaka Expo 1970; e Robin Fox presenta Triptych, spettacolo laser e suono vincitore del premio speciale Isao Tomita ad Ars Electronica. Si continua il 6 con una serata su tre stage (Partita, Black Chamber, outdoor) nel complesso ex-cantieristico Namura: Hania Rani con Chilling Bambino, collaborazioni tra producer polacchi e sound artist giapponesi come 2K88 & ralph, KAKUHAN & Adam Gołębiewski, e l’incontro tra FUJI|||||||||||TA & Ka Baird. Il footwork di Chicago arriva con RP Boo & Gary Gwadera, affiancato da DJ locali e una line‑up outdoor ancora da completare. Il festival si conclude il 7 call’Ohtsuki Noh Theatre con Antonina Nowacka, Raphael Rogiński che reinterpreta Plays Coltrane and Langston Hughes; infine, una performance inedita con Piotr Kurek, Jim O’Rourke & Eiko Ishibashi, già protagonisti del progetto berlinese World Speaks e Smartwoods.
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