L'ultimo show di Malcom Young con gli AC/DC | Rolling Stone Italia
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L’ultimo show di Malcolm Young con gli AC/DC

Guarda la band suonare 'For Those About To Rock (We Salute You)' nella data finale del tour mondiale del 2010

Nell’ottobre del 2008 gli AC/DC sono partiti con un tour di quasi due anni che ha incassato 441 milioni di dollari in 168 spettacoli. È il quarto tour che ha guadagnato di più nella storia, superato solo da The Wall di Roger Waters, A Bigger Bang dei Rolling Stones, e 360° degli U2. In totale un’enorme folla di quasi cinque milioni di fan ha assistito allo show.

Gli AC/DC stavano promuovendo il loro nuovo album Black Ice, ma molte delle serate prevedevano in scaletta solo quattro tracce dal disco. Il resto era dedicato a classici come Back in Black, Thunderstruck, T.N.T. e The Jack. La setlist variò molto poco lungo i due anni di tour, rendendo ancor più facile far sparare i cannoni, far comparire la “Rosie” gonfiabile e varie ed eventuali durante lo spettacolo.

Nessuno lo sapeva a quel tempo ma era l’ultimo tour per la lineup della band di Back in Black. Prima che il tour partisse Malcolm Young aveva dei problemi cognitivi. «Era ancora in grado di decidere quello che voleva fare» ha spiegato recentemente Angus a Rolling Stone. «Gli ho detto, “Vuoi continuare quello che stiamo facendo?” E lui ha risposto, “Sì, cazzo”». Il chitarrista ha dovuto imparare da capo a suonare molte delle partiture che aveva scritto per la band. «Era molto strano per lui» ha raccontato Angus «Ma è sempre stato un tipo sicuro di sé e abbiamo fatto funzionare ogni cosa».

Tutto questo era completamente nascosto ai fan e il tour fu un trionfo assoluto. Per tradizione, ogni singolo show chiudeva con For Those About to Rock (We Salute You), completo di cannoni distruggi-timpani che sparavano durante la canzone. Il tour si concluse il 28 giugno del 2010 con un grande spettacolo nello stadio di Bilbao, in Spagna. In alto trovate un video realizzato dal pubblico della sua incredibile conclusione.

Quando gli AC/DC ripartirono l’anno successivo, Malcolm sarebbe stato rimpiazzato dal nipote Stevie e nessuno sapeva chi avrebbe suonato la batteria. Avrebbe potuto essere Phil Rudd ma i suoi continui problemi legali e personali erano insormontabili e il gruppo è stato molto chiaro sul fatto di voler rimpiazzare anche lui.

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