«Quella di regalare i biglietti o ridurre drasticamente i prezzi è una pratica del tutto scorretta», dice Ferdinando Salzano, fondatore di Friends & Partners, alla vigilia della festa di Ligabue a Campovolo. Interpellato sulla polemica musicale della settimana – alimentata in particolare da un articolo di Selvaggia Lucarelli e da una “sceneggiatura” di Federico Zampaglione su Facebook – il promoter ha affermato che c’è stato del «“gigantismo” rispetto a quel che è avvenuto, il che non vuol dire non fare chiarezza».
Anche se non è stato coinvolto direttamente nelle polemiche degli ultimi giorni, dice che «da oggi sarò molto attento a usare la parola sold out. Questa cosa forse una lezione ce l’ha data: quando si parla di 25 mila, 20 mila o anche 15 mila persone è comunque una montagna di gente e quindi noi, artisti e manager dobbiamo andar via dalla ricerca della parola sold out. Ma ripeto: si sta ingigantendo. La situazione non è quella che stanno disegnando. Il mercato è florido, lo dicono i dati Siae, che non vuol dire non fare chiarezza sulle cose».
«Elodie non ha bisogno di difese da parte mia, ma non ho visto sue dichiarazioni che parlassero di sold out. Sta diventando una cosa più grande di quella che è, poi io non sono il diretto interessanto e non devo rispondere, ma io non vedo nubi, vedo un mercato florido. La cosa è ingigantita: cerchiamo di non farla diventare una caccia alle streghe. Il messaggio è arrivato forte e chiaro, dobbiamo darci tutti una regolata sul fatto che l’informazione deve essere data in modo corretto. Dobbiamo non cercare più il gigantisimo, e mi ci metto dentro per primo io, non sto facendo il professore nei confronti dei colleghi».
Elodie era stata al centro dell’articolo di Lucarelli, ma molto si è ricamato anche sulle date cancellate da Bresh e Rkomi. Il tutto ha finito per riportare in auge un tipo di polemica in realtà non nuova sui mancati sold out. Un’affermazione di Salzano è sembrata indirizzata nemmeno troppo velatamente alla ricostruzione di Zampaglione, incentrata sostanzialmente sullo sfruttamento e il raggiro dei giovani musicisti. «Ho letto di modalità di gestione manipolatorie tra manager e artisti», ha commentato il promoter. «Gli artisti non sono pupazzi o burattini, sono teste pensanti e sono molto autonomi nelle loro decisioni».
Secondo Salzano «i prezzi annunciati per i biglietti vanno mantenuti tali. Esiste una modalità di prezzi speciali per alcune categorie, che non è certamente quella dei biglietti a 10 euro. Sono sempre esistiti i prezzi speciali in tutto il mondo, ma con numeri limitatissimi che non vanno a inficiare il rapporto col consumatore, che va preservato».
Una curiosità infine su Ligabue: «La politica di Luciano e della sua famiglia è sempre stata: niente omaggi, neanche i contest delle radio che regalano 10 biglietti, che pure sono una modalità normale anche per i tour internazionali».