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Lil Baby cancella all’ultimo minuto il concerto al Breakout Festival, esplode la rabbia

È accaduto a Vancouver. Quella del rapper non è stata l’unica cancellazione al festival. Una parte del pubblico non l’ha presa bene e ha cominciato a spaccare tutto. È intervenuta la polizia: sette arresti

Foto: Scott Dudelson/Getty Images

Domenica sera una parte del pubblico del Breakout Festival di Vancouver, Canada ha dato fuori di matto dopo l’annuncio della cancellazione del concerto dell’headliner Lil Baby.

Secondo quando riporta CBC, l’annullamento dello show del rapper è stato annunciato attorno alle 21.30 ora locale. Mancavano 30 minuti alla fine dell’evento. Molti non hanno preso bene la notizia. Nei video del gran casino che ne è seguito alcuni ragazzi distruggono tende, lanciano bidoni della spazzatura, rovesciano frigo, rompono tavoli e saccheggiano uno stand delle bevande.

Per calmare gli animi è dovuta intervenire la polizia di Vancouver. Non si hanno notizie di feriti gravi. A proposito dell’intervento della polizia e dei motivi della rabbia, ecco cosa ha raccontato a CBC una persona presente al festival: «Ho sborsato 260 dollari per due giorni e tipo quattro degli artisti che mi avevano spinto a comprare il biglietto hanno annullato il concerto. Mi hanno spruzzato dello spray al peperoncino e colpito un ginocchio col manganello, direi che nel complesso non è stata esattamente una bella serata» (la polizia di Vancouver non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di Rolling Stone).

Lil Baby ha annullato il concerto all’ultimo minuto per problemi di salute come ha spiegato nelle storie di Instagram: «Intanto mi scuso con Vancouver, col Breakout Festival e con chi era presente. In questi ultimi mesi ho lavorato tanto e senza prendermi una pausa e ora ne sto pagando le conseguenze, sono esausto. Sono in debito con voi ragazzi e mi rifarò presto».

Quella di Lil Baby non è l’unica cancellazione dell festival: anche Lil Uzi Vert, Polo G e Sofaygo non si sono presentati. Crescendo1, una delle società che gestisce il Breakout, ha annunciato che ci saranno rimborsi parziali dei biglietti.

«Non tolleriamo violenze o danneggiamenti e siamo perciò delusi dal comportamento di alcuni dei nostri clienti», scrive Crescendo1. «In cima alle nostre priorità ci sono la sicurezza di ospiti e personale. Abbiamo fatto di tutto per rendere il Breakout un’esperienza unica e piacevole per i fan del rap di Vancouver».

In una dichiarazione rilasciata a Rolling Stone, Laura Ballance del Pacific National Exhibition parla di «danni notevoli» sia all’anfiteatro che all’Hastings Park che ospitavano il festival. «Siamo profondamente dispiaciuti per le azioni compiute e per l’impatto che esse possono aver avuto sulla nostra comunità. Apriremo un’indagine approfondita e rilasceremo a breve ulteriori dichiarazioni».

Tradotto da Rolling Stone US.

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