L’ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers Josh Klinghoffer è stato citato in giudizio mercoledì per omicidio colposo. È stato accusato di negligenza alla guida che ha portato alla morte del 47enne californiano Israel Sanchez.
Secondo la causa, presentata alla Corte Superiore dello Stato della California a nome della figlia di Sanchez, Ashley, l’incidente sarebbe avvenuto a marzo del 2024, poco prima che Klinghoffer partisse per il tour come turnista per i Pearl Jam. La causa sostiene che il chitarrista, alla guida di un SUV senza targa, fosse distratto dal telefono e abbia così investito Sanchez, che stava andando al supermercato. Sanchez è morto più tardi quel giorno a causa di traumi da impatto derivanti dalle sue ferite.
La causa afferma inoltre che Klinghoffer non è stato arrestato dopo l’incidente e che non ha mai contattato la famiglia.
«Mio padre era conosciuto per essere un grande chef, il più talentuoso della sua famiglia, il miglior nonno possibile sempre pieno di amore e gioia», ha detto Ashley Sanchez in un comunicato. «Il suo sorriso era così contagioso. La sua vita è stata tolta da un atto di negligenza di una persona che non si è preoccupata di guardare la strada».
«Il signor Klinghoffer dovrebbe essere arrestato e perseguito per omicidio. Abbiamo un video di lui al cellulare nel momento in cui ha investito e ucciso Israel Sanchez sulle strisce pedonali», ha aggiunto l’avvocato della famiglia, Nick Rowley.
«È stato un tragico incidente!», ha dichiarato l’avvocato di Klinghoffer a Rolling Stone. «Josh si è immediatamente fermato, ha chiamato il 911 e ha atteso l’arrivo della polizia e dell’ambulanza. Sta collaborando pienamente con l’indagine».
Klinghoffer è stato “licenziato” dai suoi compagni di band dei Chili Peppers nel 2019 quando il loro storico chitarrista, John Frusciante, ha deciso di rientrare nel gruppo. Poco dopo ha intrapreso la carriera solista con il nome Pluralone, aprendo i concerti dei Pearl Jam prima di unirsi alla band nel 2021. È accreditato nel loro ultimo album, Dark Matter.