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Led Zeppelin, il processo per plagio continua

Dopo la sentenza dello scorso giugno a favore di Plant e soci, i legali di Randy Wolfe hanno presentato un ricorso in appello

Led Zeppelin nel 1979. Foto ufficiale

Led Zeppelin nel 1979. Foto ufficiale

Solo pochi giorni fa, il 23 giugno, vi annunciavamo che la corte di Los Angeles sanciva che Starway to Heaven dei Led Zeppelin non era un plagio di Taurus degli Spirit. Una sentenza che Francis Malofy, legale dell’accusa, aveva commentato così: «I Led Zeppelin hanno vinto per un cavillo tecnico. Il verdetto è deludente, dovuto principalmente a una regola della corte: non è stato concesso all’accusa di riprodurre la versione studio di Taurus, che Jimmy Page possedeva nella sua collezione».

C’era quindi da aspettarsi un ricorso in appello che è arrivato il 23 luglio da Micheal Skidmore, l’uomo che rappresenta la famiglia di Randy Craig Wolfe (membro degli Spirit) e che ha citato in giudizio Plant e soci nel 2014.

Dopo la sentenza del 23 giugno Robert Plant e Jimmy Page avevano rilasciato una dichiarazione congiunta: «Siamo estremamente felici per questo verdetto che ha messo a tacere tutte le questioni che si erano create sulla nascita di Starway To Heaven, confermando quello che sappiamo e che abbiamo sempre saputo da 45 anni. Ringraziamo i nostri fan per il supporto e ci lasciamo questa storia alle spalle».

La notizia, riportata da The Wrap, non è ancora stata commentata da nessuna delle parti. Il processo continua, seguiteci per gli aggiornamenti.

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