Le torture della vita da mamma (e una possibile soluzione) | Rolling Stone Italia
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Le torture della vita da mamma (e una possibile soluzione)

Prima o dopo il parto, essere madri è sempre un'impresa difficilissima

Chi ha provato, o sta provando, su se stessa la vita da mamma, sicuramente ci darà ragione. La gioia di avere un figlio è incommensurabile, ma sostenere il peso della maternità prima, o dopo il parto, è davvero un’impresa.

Provate a chiederlo a Gwen Stefani, ad esempio. La cantante dei No Doubt ha registrato il suo secondo album solista, The Sweet Escape mentre era incinta. E, forse peggio, stava ancora finendo il precedente Harajuku Lovers Tour per promuovere il suo album di debutto.

«Avrei voluto vomitare durante alcune canzoni. Certi vestiti mi facevano stare male. È stata una tortura. Ho proseguito il tour fino al quarto mese e mezzo di gravidanza», ha detto la cantante in un’intervista a Vogue di qualche tempo fa. Ma non pensate che le cose siano finite qui.

«Sono tornata a casa e ho avuto Kingston, e quando ha compiuto otto mesi di vita, sono tornata in tour» ha ricordato la cantante. «L’ho allattato per 14 mesi, quindi letteralmente andavo a farmi i capelli e il trucco, tornavo al bus, lo allattavo, lo mettevo a letto e andavo sul palco. Così per 100 show».

Una routine senza sosta. Ma proprio per questo la mamma è sempre la mamma.