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Le reazione dei musicisti italiani alla morte di Ennio Morricone

Dai Vasco Rossi ai Calibro 35, passando per Giorgia e Cesare Cremonini, ecco come il pop italiano sta rendendo omaggio sui social al grande compositore

Foto: Jim Dyson/Redferns

«Il privilegio dell’artista è morire sapendo che la sua arte non morirà mai». Vasco Rossi non è certo l’unico artista italiano che ha reso omaggio a Ennio Morricone. Ecco le reazioni dei musicisti italiani.

Per Morgan, la sua opera dev’essere di lezione «a questa Italia di oggi pavida e incapace di innovare, di ricercare e portare stili e generi mai sentiti».

Vasco Rossi scrive che «il privilegio dell’artista è morire sapendo che la sua arte non morirà ma».

I Calibro 35 scrivono: «Troppo dolore stamattina. Buon viaggio Maestro, grazie per tutto quello che abbiamo imparato da te».

Emma Marrone si limita a un «Grazie Maestro» accompagnato da un cuore spezzato.

Anche Cesare Cremonini ringrazia il maestro Morricone.

Francesca Michielin scrive che «svegliarmi e apprendere che ci ha lasciati Ennio Morricone è stato un pugno nello stomaco».

Giorgia loda il «saper fare, con la musica, l’eternità».

Colapesce ricorda che «con il tema di Nuovo cinema paradiso ho pianto per la prima volta ascoltando un tema musicale e non avrò avuto 10 anni, poi ti ho riscoperto all’università con il gruppo Nuova Consonanza e mi hai liberato dalle frustrazioni quando dichiarasti che l’avanguardia è solo un momento di crisi».

Massimo Martellotta dei Calibro 35 ricorda una frase del compositore: «La musica mi ha salvato da fame e guerra. Ma l’arte è puro talento, la sofferenza non c’entra».

Levante definisce Morricone «uno dei più grandi geni del nostro tempo, un essere umano dalla poesia irraggiungibile».

Per Motta, il compositore era «semplicemente il migliore di tutti».

«Il compositore dei capolavori assoluti. Arrivederci Maestro», dice Paola Turci.

Anche Gianni Morandi saluta Morricone su Instagram: «Ciao Maestro. Non smetterò mai di dirti grazie».

Samuel dei Subsonica racconta cosa ha provato la prima volta che ha ascoltato Se telefonando, poi ringrazia Morricone «per avermi insegnato che un pensiero ricercato e profondo può essere anche di semplice fruizione. Soprattutto se si tratta di una canzone».

Cristiano Godano dei Marlene Kuntz racconta di un incontro con Morricone ai tempi di Bianco Sporco. «Facevamo il mix al Forum Music Village di Roma, fra i cui fondatori c’è proprio il grande compositore. Si sparse la voce che passava spesso, e abbiamo chiesto ai ragazzi dello studio di farcelo incontrare», scrive Godano. «Decidemmo di fargli ascoltare Amen, e non si capì bene se gli era davvero piaciuto. Alla fine della giornata uno dei ragazzi ci venne a dire che a loro aveva confessato: Sono bravi questi qua. Noi gongolammo di piacere».

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