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Le interviste impossibili di Alessandro Cattelan: i fratelli Gallagher

Questa volta è il turno degli Oasis, intervistati (per finta, ma sul serio) in occasione della pubblicazione dei rispettivi album solisti

Le interviste impossibili di Alessandro Cattelan: i fratelli Gallagher

Dovendo intervistare i fratelli Gallagher, decido di fissare l’incontro in un luogo che possa risultar loro famigliare, ma al tempo stesso sufficientemente affollato per evitare di trovarmi impreparato e solo in eventuali situazioni spiacevoli, vista la turbolenta relazione tra i due fratelli. Insomma, ho paura. Mi è sembrata quindi una scelta illuminata incontrarci tutti e tre allo stadio “Ciro Vigorito” di Benevento, in occasione della finale playoff Benevento-Carpi. (A fine partita, un Liam estasiato ha sottoscritto un abbonamento per la prossima stagione nel settore ultrà del Benevento, mentre Noel si è comprato una sciarpa biancorossa del Carpi da un venditore abusivo nei pressi della stazione, nda)

La mia prima considerazione è di carattere imprenditoriale. Non trovate che con lo scioglimento degli Oasis ci abbiate perso entrambi?
Liam: Conosci quel detto: “L’amore fraterno è il più durevole; assomiglia a una pietra preziosa che resiste ai più duri metalli e il cui valore si accresce con gli anni”? Ecco, diciamo che il nostro amore più che una pietra preziosa era un pacchetto di azioni della Lehman Brothers. Gli unici fratelli al mondo che oggi valgono meno di noi.
Noel: E aggiungerei un insegnamento che la vita mi ha regalato. Se sei in affari con tuo fratello, assicurati ci siano sempre testimoni nei paraggi…

Be’, mi sembra di capire che non ci sia ancora un punto d’incontro.
Noel: Sai che ti dico? Chissenefrega del punto d’incontro. Anzi, meglio per tutti se non si trova. Io e mio fratello siamo come due treni… come due fottuti treni lanciati in direzioni opposte alla fottuta velocità della luce. E sai cosa succede quando due treni trovano un punto di incontro? C’è sempre qualcuno che si fa male… è una metafora ovviamente.

Sì, lo avevo capito.
Liam: Lo aveva capito, idiota! (Schiaffeggia Noel sulla fronte). Perché pensi sempre che siano tutti più stupidi di te?
Noel: Io non credo che siano tutti più stupidi di me, ma sono certo che tu lo sei, coglione! – Ribatte, prima di assestare a Liam un coppino con il palmo bene aperto.

Ok, ok… non c’è bisogno di perdere la calma… era una bella metafora. Parliamo del concerto di Manchester. Liam si è molto arrabbiato per la tua assenza, Noel.
Noel: Glielo dici tu o vuoi che lo faccia io?
Liam: Ok, ok (imbarazzato). La verità è che è stata colpa mia. Era l’unica occasione che avevo per incontrare da solo Justin Bieber… adoro quel ragazzo, quando usa il vibrato i peli delle braccia mi si rizzano come pali della luce… e quindi non volevo mio fratello tra le palle. L’organizzatore del concerto ci ha chiamato a casa, sul telefono fisso, e il caso ha voluto che fossi io a rispondere. Mi sono segnato l’indirizzo e ne ho dato uno sbagliato a Noel…

Questa è davvero una meschinità. Tra l’altro, non sapevo viveste ancora insieme.
Liam: Altrimenti, secondo te, perché saremmo sempre così incazzati l’uno con l’altro, eh, genio?

Immagino sia dura. Ma soprattutto, sono curioso di sapere Noel dove si è esibito…
Noel: Alla fermata degli autobus di Piccadilly Station, di fronte a Primark. Può sembrare roba da poco, ma alla fine ho racimolato qualche migliaio di sterline che ho donato in beneficienza. Ho trattenuto solo £4,50 per un happy meal con le crocchette di pollo e una birra media al McDonald’s.

Comunque un gesto lodevole. Lo vedete che avete un cuore grande?
Liam e Noel per un attimo abbassano gli occhi, quasi si vergognassero del loro lato più umano. Evitano di incrociare lo sguardo per qualche secondo, fino a quando Noel non appoggia una mano sulla spalla del fratello che si lascia immediatamente andare a un abbraccio carico di mille parole che negli ultimi tempi non sono mai riusciti a dirsi. La scena è davvero commovente, e anche io devo fingere che mi sia finito un moscerino nell’occhio per non mostrarmi troppo debole.

Sono ottimista se considero questo momento come una riappacificazione? Vi prego, prima di salutarci ho tremendamente bisogno di uno scoop… gli Oasis torneranno insieme?
La domanda rimane sospesa per alcuni istanti. Liam e Noel mi rispondono in coro, ma proprio in quel momento lo stadio esplode per il gol del Benevento che vede avvicinarsi il sogno della promozione. Per il frastuono non riesco a sentire la risposta. Un tifoso del Benevento viene spinto contro Noel e gli fa rovesciare mezza birra. I corpi dei Gallagher spariscono risucchiati da un improvviso turbine di violenza, in una rissa obiettivamente difficile da evitare. Io mi nascondo sotto un seggiolino e quando tutto è finito, di Liam e Noel non c’è più alcuna traccia.
Sono tornato a casa a mani vuote. Senza sapere se gli Oasis suoneranno di nuovo insieme, e con il Benevento in serie A.

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