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L’avvocata di Jamie Spears sulla conservatorship: «Se c’è, è perché la vuole Britney»

La risposta a #FreeBritney e a 'Framing Britney Spears': «Il padre agisce nell'interesse della figlia. Se lei vuole mettere fine a questa forma di tutela, può presentare un'istanza. Non l'ha mai fatto»

L’avvocata di Jamie Spears sulla conservatorship: «Se c’è, è perché la vuole Britney»

Britney Spears

Foto: Chris Pizzello/Invision/AP

L’avvocata di Jamie Spears, il padre di Britney, ha difeso la conservatorship in una serie di interviste rilasciate in questi giorni, una sorta di risposta all’appello #FreeBritney che si è rinvigorito dopo l’uscita del documentario Framing Britney Spears.

In rappresentanza del suo cliente, Vivian Lee Thoreen ha parlato con CNN, NBC News e Good Morning America per ribadire che Jamie Spears ha a cuore solo ed esclusivamente gli interessi della figlia e che si augura che un giorno Britney non avrà più bisogno dell’accordo legale che dal 2008 consente all’uomo di gestirne il patrimonio.

«Jamie vuole una cosa più di ogni altra al mondo: che Britney non abbia più bisogno della conservatorship», ha detto Thoreen alla CNN. «Se finirà o meno questa forma di tutela dipende da Britney. Se vuole mettere fine alla conservatorship può presentare un’istanza». L’avvocatessa ha aggiunto che, nell’arco di 13 anni, la cantante non l’ha mai fatto.

A Good Morning America, Thoreen si è scagliata contro la rappresentazione a suo modo di dire errata che è stata data di Jamie Spears nel corso della battaglia legale. «Capisco che in ogni storia ci voglia il cattivo, ma su di lui vi sbagliate di grosso. Stiamo parlando di un padre incredibilmente leale, amorevole e zelante che ha salvato la figlia da una situazione potenzialmente letale. C’era chi le stava facendo del male, chi la stava sfruttando».

La prossima udienza per la conservatorship di Britney Spears è fissata per il 13 marzo. Thoreen ha fatto notare che sarà un incaricato dal tribunale, e non Jamie Spears, a determinare se la tutela debba continuare o meno. «Studiano a fondo il caso per capire come stanno effettivamente le cose. Una cosa posso dirvela, però: in tutti questi anni la corte non ha mai deciso di eliminare la conservatorship», ha detto alla CNN.

Nel chiacchiericcio seguito all’uscita di Framing Britney Spears, Britney non si è espressa nel merito della faccenda. Lo ha fatto il fidanzato Sam Asghari che in febbraio ha scritto di Jamie su Instagram: «Non ho alcun rispetto per un uomo che cerca di controllare la nostra relazione e fa di tutto per ostacolarci. Per come la vedo io, Jamie è uno stronzo fatto e finito».

Thoreen ha detto alla CNN che «Jamie non pretende di essere un genitore perfetto, né reclama il premio di padre dell’anno. Come ogni genitore al mondo, non è sempre d’accordo su ciò che Britney vuole o non vuole. Ma è convinto di avere preso ogni singola decisione nell’interesse esclusivo della figlia».

Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.

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