Dopo le polemiche, l’ammissione: i Velvet Sundown sono una band “sintetica” creata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Se fino a qualche giorno fa i creatori del “gruppo” (virgolette d’obbligo) americano non avevano fatto dichiarazioni, ora dichiarano apertamente quello che esperti e non esperti sospettavano o sapevano. Forse la loro musica non sarà creata interamente dall’IA, ma lo è almeno in parte.
«I Velvet Sundown sono un progetto di musica sintetica con la direzione creativa umana e composto, cantato e accompagnato da visual realizzati col supporto dell’intelligenza artificiale», si legge ora nella biografia della band su Spotify. «Non è un trucco, è uno specchio. Una provocazione artistica che mira a sfidare i confini della paternità autoriale, dell’identità e del futuro della musica stessa nell’era dell’intelligenza artificiale».
La “band” è diventata famosa grazie agli stream accumulati su Spotify dopo l’inserimento delle sue canzoni in alcune playlist. La musica, così come ovviamente l’immagine, è parsa subito creata col supporto dell’intelligenza artificiale. Quando i media hanno cominciato a parlarne, il numero di ascoltatori mensili dei Velvet Sundown è cresciuto. Solo su Spotify sono ora più di un milione.
Proprio Spotify è la piattaforma chiave di questa vicenda non mettendo limiti, né segnalando la presenza di canzoni create con l’IA. Secondo Glenn McDonald, ex data alchemist di Spotify, «gli ascoltatori falsi erano un problema più grande della musica falsa, ora forse è il contrario». Scegliendo di non segnalare le canzoni create con l’IA e costruendo algoritmi che propongono musica in base alle caratteristiche del sound, Spotify «mette meno argini al fatto che una band finta abbia successo. La maggior parte delle fake bands non ottiene in ogni caso successo, e ovviamente nessuno se ne accorge se un gruppo creato con l’IA non ha ascoltatori, ma non esistono argini contro il fatto che possa accadere. E probabilmente, dal punto di vista commerciale di Spotify, non è nemmeno chiaro che sia un fenomeno contro cui ci si debba proteggere».
«Tutti i personaggi, le storie, la musica, le voci e i testi» continua la bio dei Velvet Sundown presente sulla piattaforma «sono creazioni originali generate con l’aiuto dell’intelligenza artificiale impiegata come strumento creativo. Ogni riferimento a luoghi, eventi o persone esistenti – viventi o decedute – è puramente casuale e non intenzionale. Non esattamente umani, ma nemmeno macchine, i Velvet Sundown stanno da qualche parte nel mezzo».








