Lady Gaga a Milano: «Ci vuole coraggio per essere gay in Italia oggi,» | Rolling Stone Italia
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Lady Gaga a Milano: «Ci vuole coraggio per essere gay in Italia oggi»

Ieri sera la Germanotta ha fatto ballare il Mediolanum Forum sold out e ha incitato i suoi fan. Come una mamma che coccola e maltratta i suoi figli

Lady Gaga durante "The ARTPOP Ball" Tour, credito di Kevin Mazur

Lady Gaga durante "The ARTPOP Ball" Tour, credito di Kevin Mazur

Tra palle luminose, travestimenti bondage e una mano gigante di plexiglass Lady Gaga ha ballato, cantato e parlato (tanto) nella sua data milanese di ieri sera al Mediolanum Forum. Gaga era nella sua amata Italia che contraccambia sempre l’amore, qualsiasi cosa lei faccia, e infatti la data di ieri, è andata sold out in breve tempo.

«Nonostante tutto il successo che posso avere, rimango sempre una ragazza italo-americana. Mia nonna vendeva vestiti e mio nonno faceva il ciabattino, non me lo dimenticherò mai», spiega a un certo punto del concerto, iniziato 45 minuti dopo l’ora prevista. Il palco ricorda un’isoletta greca e un mondo sommerso dalle acque, lei si presenta con diverse mise che mettono in luce il suo fisico imperfetto che esibisce senza problemi. Ed è questa la sua forza.

Fosse una modella probabilmente i suoi consigli suonerebbero troppo forzati, invece gli incoraggiamenti che lancia al pubblico suonano sinceri: «Ragazzi, credete in voi stessi, sforzatevi». E poi, poco prima di sedersi al piano e dopo aver indossato una camicia di flanella raccolta con nonchalance per terra, lancia un invito ai gay: «Per essere omosessuali in Italia oggi ci vuole ancora coraggio, anche se siamo nel 2014: siate orgogliosi!». Legge la lettera di un ragazzo di diciannove anni che racconta le difficoltà di un coming-out oggi e lo invita sul palco.

Gaga è un po’ come una mamma che coccola i suoi figli e contemporaneamente li maltratta per spronarli. Come quando sussurra parole dolci al pubblico e poi spruzza la birra addosso ai suoi fan adoranti. Dall’ultimo album, Cheek to Cheek, il tributo jazz con Tony Bennett canta magnificamente solo la traccia bonus, Bang, Bang (my baby shot me down), resa celebre da Cher, e il pubblico esulta. Esulta per le hit come Paparazzi, Poker Face, Bad Romance ovviamente. Esulta quando lei si presenta mezza nuda con mille code che la fanno sembrare una piovra gigante oppure quando si cambia sul palco con l’aiuto di due assistenti e rimane di spalle solo con il reggicalze, o cammina a passo di danza non troppo aggraziato.

Per non dire di quando mostra tutta la sua potenza vocale quando canta al pianoforte o quando chiude Do what you want. È l’ultimo tour in cui Lady Gaga provoca con gesti e abiti discinti, hanno detto, e l’album con Tony Bennet è una prova di questo cambio di direzione. Staremo a vedere, intanto è sempre Lady Gaga e non ce ne sono molte in giro così.

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