È arrivato ed è sparito dopo neanche un giorno (forse), per poi riapparire. Perché quando c’è di mezzo Kanye West, grande è la confusione sotto il cielo del rap.
Ieri Donda 2, sequel dell’album del 2021 e in passato disponibile in esclusiva sullo Stem Player da 200 dollari di Ye, era apparso nei servizi di streaming, da Spotify a Apple Music. Non era incluso come ci si aspettava nel profilo dell’artista, ma in uno creato appositamente chiamato Donda, che è una prima stranezza.
Ora, secondo quanto riportano NME e altre testate, il disco sarebbe stato rimosso, anche se lo si trova nei servizi di streaming. È stato tolto e poi rimesso? Verrà eliminato? Non è chiaro. In ogni caso, la ragione della controversia è questa: come già successo in passato, Ye non si sarebbe curato di avere e soprattutto pagare le autorizzazioni per l’utilizzo di alcuni beat.
A chiedere la rimozione di Donda 2 è DeAndre “Free” Maiden, manager di Jahmal “Boogz Da Beast” Gwin e di Brian “AllDay” Miller, autori dei beat contesi. «Free Maiden ha cercato di farmi pagare tre milioni di dollari per beat fatti da gente a cui ho fatto vedere io come si fanno i beat», ha scritto Ye su X. «Ora vuole tirare giù Donda 2».
Nello screenshot che il rapper ha allegato si citano otto canzoni che West avrebbe usato senza averne l’autorizzazione e senza effettuare alcun pagamento. «Ci deve dei soldi da quasi tre anni, ha rifiutato di pagare, eppure continua a rubare il nostro lavoro», scrive Free Maiden. I pezzi sono We Did It, 520, Lord Lift e City of God (Boogz), Broken Road, Get Lost, Too Easy e First Time (Brian).
Tre ore dopo, Ye ha scritto sempre su X che «voglio davvero lavorare di nuovo con Brian e Boogz. Voglio risolvere questa cosa». Al momento il disco si trova sulle piattaforme. È sparito e riapparso? Verrà rimosso? È stato trovato un accordo? Chi vivrà…