A un anno dalla prima edizione – che aveva registrato il sold out e raccolto 1.800 euro destinati a kit medici e materiali sanitari – torna a Milano Shoegaza, il festival che riunisce alcune delle realtà più attive della scena shoegaze italiana per sostenere il lavoro di Medici Senza Frontiere nella Striscia di Gaza. L’appuntamento è fissato per il 20 dicembre all’Arci Bellezza.
Il format rimane lo stesso: una line-up compatta, quattro band, e l’intero ricavato (al netto delle spese) devoluto a MSF, che continua a operare nel territorio palestinese tra cliniche riaperte dopo il cessate il fuoco del 10 ottobre, supporto agli ospedali e distribuzione di acqua potabile. L’artwork dell’evento è firmato da Alessandro Baronciani.
Shoegaza nasce proprio con l’intenzione di mantenere viva l’attenzione sulla crisi umanitaria, in un momento in cui la pressione mediatica si è ridotta ma il quadro resta critico. «Non abbiamo dimenticato gli orrori a cui abbiamo assistito né le condizioni della popolazione», dichiarano le organizzatrici e gli organizzatori, che parlano del festival come di un modo per usare la musica come gesto politico e di solidarietà.
Sul palco ci saranno i Glazyhaze, progetto veneziano che mescola dream pop, post-punk e atmosfere eteree; i Satantango, duo cremonese dalle tonalità dark e immaginifiche, in uscita con il debutto Permafrost; Six Impossible Things, attivi dal 2018 tra dream pop e introspezione; e gli Stella Diana, storica formazione napoletana che dopo oltre vent’anni di attività ha pubblicato da poco Everything goes through the light.
Shoegaza Vol. 2 è aperto a chiunque voglia partecipare o contribuire: i biglietti sono disponibili su DICE, mentre chi non potrà essere presente potrà sostenere direttamente MSF tramite donazione
