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La produzione mondiale di vinili è in pericolo

Una delle sole due aziende al mondo a produrre un componente essenziale per la produzione di dischi in vinile è appena andata a fuoco

La produzione mondiale di vinili è in pericolo

Mandatory Credit: Photo by Petr David Josek/AP/Shutterstock

Stando a quanto riporta Pitchfork, un incendio in una fabbrica di Banning, in California, potrebbe mettere a rischio l’intera produzione mondiale di vinili. Lo scorso giovedì, infatti, la sede della Apollo Masters, un’azienda che produce dischi in vinile, è stata devastata da un incendio che ha richiesto circa tre ore e l’intervento di 82 pompieri per essere domato. Stando a quanto riporta Desert Sun, al momento dell’incendio i dipendenti dell’azienda si trovavano all’interno dell’edificio, ma non ci sono feriti. 

In una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale riguardo l’incidente, l’azienda ha detto che “è con grande tristezza che annunciamo che la fabbrica della Apollo Masters deputata alla manifattura e allo stoccaggio, ha subito un incendio devastante che ha causato danni catastrofici. La buona notizia è che tutti i nostri dipendenti sono sani e salvi. Non abbiamo però certezze riguardo al futuro e stiamo valutando le varie opzioni mentre cerchiamo di superare questo momento difficile. Grazie a tutti per il sostegno nel corso degli anni e per i tanti messaggi di supporto che stiamo ricevendo”. Un rappresentante dell’azienda non ha risposto a una richiesta di commento avanzata da Rolling Stone

In un’intervista con Pitchfork, il co-fondatore di Third Man Records Ben Blackwell ha detto che il rogo della Apollo Masters “sarà un problema per l’industria globale del vinile”. Ha sottolineato come la Apollo fosse una delle sole due aziende a produrre dischi in vinile e che l’altra, l’azienda giapponese MDC, “aveva già problemi a restare al passo con la domanda prima di questo evento”.

“Credo che questo avrà conseguenze su tutti, non solo su Third Man Records, ma bisogna capire a che livello”, ha aggiunto Blackwell. “Non voglio essere allarmista. Sto cercando di essere realista”.