È uscito Freedom Tower: No Wave Dance Party 2015, decimo album dei suoi Jon Spencer Blues Explosion, sporco e pazzo come sempre. Abbiamo chiesto a Jon Spencer di raccontare la sua vita in cinque canzoni. Ecco quali ha scelto:
1. “HC Rebellion”PUSSY GALORE (1985)
Era la band che avevo formato con la mia amica Julia Cafritz. L’hardcore è stata la mia università, mi ha insegnato come si fanno i dischi e i concerti. Era il 1985, non eravamo mai stato in uno studio di registrazione: ci siamo tuffati e abbiamo provato a nuotare.
2. “Afro”J.S.B.X. (1993)
È nata ascoltando Otis Redding e Rufus Thomas. Molti mi hanno parlato dell’assolo di chitarra, ma io l’ho suonato con un sintetizzatore.
3. “I Dig You”BOSS HOG (1995)
Funky artigianale del 1995, pagato da una grande etichetta. Era il primo anno post-Nirvana, le major erano in piena corsa all’oro. Io vengo dall’underground, c’era una bella scena, ma poi il successo dei Nirvana ha rovinato tutto.
4. “Hot Gossip”J.S.B.X. (2004)
Un featuring di Chuck D, chi l’avrebbe mai detto? È una delle poche canzoni politicamente esplicite che abbiamo scritto. Ma era il 2004: noi, che siamo di New York, avevamo addosso tutta quella frustrazione e quell’orrore dei primi anni post 11 settembre.
5. “Do the Get Down”J.S.B.X. (2015)
L’ultimo disco è molto New-York-centrico. Ci ha messo tanto ad arrivare, ma poi è semplicemente successo. Come l’infinito cantiere della “Freedom Tower”. Qualcuno la chiama ancora così?