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La playlist di Gramatik

Prepariamoci alle nuove date italiane di novembre con la compilation del producer sloveno

Gramatik (nome d’arte di Denis Jašarević) è uno degli artisti più affascinanti della scena elettronica contemporanea. Dopo Epigram, l’album pubblicato nel 2016 acclamato da pubblico e critica, e un tour interrotto bruscamente per un incidente, è pronto a tornare in scena con un nuovo album, in arrivo a gennaio del 2018.

Nel frattempo ha già pubblicato un singolo, As We Proceed, scritto in collaborazione con GRIZ, e si prepara alle date italiane: suonerà a Roncade (Treviso, al New Age) il 3 novembre, a Bologna (Estragon) il 4, il 5 a Ciampino (Roma, all’Orion) e a Milano (Alcatraz) il 6.

Per prepararci al meglio ai suoi prossimi concerti, Gramatik ha selezionato la musica che ascolta di più in questo periodo. Ecco la sua playlist:

“Die With a Smile” di FKJ

Polistrumentista eccezionale, FKJ riesce a confondere la linea che separa la musica elettronica da quella tradizionale. L’effetto è incredibile, e il suo ultimo album è bellissimo.

“Million Dreams (Instrumental)” di Alltta

Alltta è l’ultimo progetto di uno dei produttori più innovativi del mondo: in questo caso ha unito le forze con J Medeiros, un altro album eccezionale pieno di beat affascinanti.

“La Ritournelle” di Sébastien Telliér

Telliér è una figura divisiva. A volte la sua musica è un collage di emozioni, altre un casino patetico. Questo pezzo, però, è un esempio positivo, un capolavoro di danza sinfonica con il grande Tony Allen alla batteria.

“Last Glow” di Kartell

Questa è la title track dell’ultimo LP di Kartell. Alcuni lo considerano come uno degli artisti migliori della nuova scena elettronica francese. Ascoltando questo pezzo viene da dargli ragione.

“Au Revoir” Point Point

Anche questo trio viene dalla Francia, e sono dei produttori davvero talentuosi. Ogni pezzo del loro EP Family Portrait è completamente diverso dagli altri, unico.

“Dok” Kenton Slash Demon

Kenton Slash Demon è un duo danese nel roster della famosa etichetta australiana Future Classic. Dok è uno dei loro ultimi brani, un tributo alla scena dance tradizionale, ma con un approccio più dark e seducente.

“Audaciousness” di Beat Fatigue

Il chitarrista più funky di Amsterdam! Beat Fatigue è famoso per la sua abilità nel mescolare linee di basso e glitch hop. Ha appena registrato il suo primo album, Can’t Stop, e in questa traccia è al massimo della forma.

“Nguwe” di Clap! Clap!

Cristiano Crisci è passato dal jazz all’elettronica nel 2010, quando ha iniziato il progetto Clap! Clap!, mischiando percussioni africane con field recordings e ritmi Chicago-Style. Il suo secondo album è ancora più bello del primo, con una strumentazione più ricca e un sound più fresco.

“Four-Eighteen” di Cid Rim, Dorian Concept, The Clonious

La santa trinità del beat-making austriaco si è unita per questo pezzo. Dorian Concept si è occupato dei Synth, Cid Rim della batteria e Clonious della produzione. Un instant classic.

“Future Trap” di Leuro

Concludo la playlist con un pezzo di un giovane producer serbo, L.euro. Il brano – scritto per una compilation di Lowtemp – è basato su una melodia molto forte, è breve ma dolce, un modo affascinante di mescolare l’r’n’b con la musica elettronica.

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