La musica italiana all’estero sta crescendo (sì, c’entrano i Måneskin) | Rolling Stone Italia
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La musica italiana all’estero sta crescendo (sì, c’entrano i Måneskin)

Tra il 2018 e il 2021 si è registrato un +7,6% dei ricavi derivanti dal diritto d’autore nel mondo. Merito di 'I Wanna Be Your Slave' e 'Zitti e buoni', ma anche dei classici e dell'elettronica made in Italy

La musica italiana all’estero sta crescendo (sì, c’entrano i Måneskin)

Måneskin

Foto: Francis Delacroix

Le canzoni italiane più ascoltate all’estero nel corso del 2021 sono nell’ordine I Wanna Be Your Slave dei Måneskin, Some Say di Nea con gli Eiffel 65, Blue degli Eiffel 65, Zitti e buoni dei Måneskin e 1, 2, 3, 4 (One, Two, Three, Four) di Funbeat. È una delle informazioni diffuse nel report 2022 di Siae e Italia Music Export sulla musica italiana all’estero.

Tra il 2018 e il 2021 si è registrato un +7,6% delle revenue provenienti dal diritto d’autore all’estero. Merito del boom dei Måneskin, che sono al primo posto nella classifica degli autori italiani più ascoltati al mondo, ma anche di “classici” come Ramazzotti, Zucchero, Modugno, Conte, Dalla, e dell’elettronica, da Funbeat agli Eiffel 65. I Måneskin sono anche gli autori italiani più ascoltati online in Europa e I Wanna Be Your Slave è il pezzo con più stream nel continente, con Zitti e buoni al secondo posto.

Il consumo della nostra musica nel mondo ha generato, tra fisico, digitale, diritti per sincronizzazioni e diritti connessi, quasi 20 milioni di euro nel 2021 (nel 2020 erano 11 milioni). Tra i paesi esteri, la musica italiana è più ascoltata in Germania, poi nell’ordine in Francia, Svizzera, Stati Uniti, Giappone, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Danimarca.

Il report completo è a questo link.

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