Come avete visto la nostra Foto del Giorno è dedicata al caso del biglietto trovato nel portafoglio di Kurt Cobain al momento del ritrovamento del corpo del cantante dei Nirvana da parte della polizia di Seattle. Insieme con foto mai viste prima d’ora la scansione del messaggio fa parte di materiali mai resi pubblici prima di quest’anno e nelle intenzioni utili per chiarire che la scomparsa di Cobain fu dovuta a un suicidio e non a un omicidio “mascherato”.
Eppure il breve testo è servito inizialmente a rafforzare proprio le teorie dei complottisti come Tom Grant, visto che recita “Vuoi tu, Kurt Cobain, prendere Courtney Michelle Love davanti alla legge come tua moglie devastata, anche se è una tr*ia coi brufoli e succhia tutto il tuo denaro per sballarsi e fare la zoc*ola…”. Possibile che Cobain nelle sue ultime settimane di vita odiasse così tanto la moglie?
Rock in Love: la storia di Courtney & Kurt
A fare un po’ di chiarezza è arrivato Mark Yarm, autore del libro Everybody Loves Our Town: An Oral History of Grunge, che ha riconosciuto nel messaggio la calligrafia di Courtney Love: “solo un po’ di humour nero”, liquida il giornalista-scrittore via Twitter diffondendo la versione per intero del biglietto:
Here's the FULL note found in Kurt Cobain's wallet. It's just dark humor, folks (& apparently written by Courtney) http://t.co/MJLe3lG9Ng
— Mark Yarm (@markyarm) 1 Maggio 2014
Proprio Courtney Love non ha commentato la diffusione del biglietto e si concentra sulla sua musica: fra pochi giorni sarà in tour in Inghilterra come solista, mentre è tornato il silenzio sulla possibile reunion delle Hole. Infatti mentre eravamo offline sono circolati ben due brani – finalmente – dal nuovo corso della rocker. E, a sorpresa, sono molto promettenti. Ecco, nell’ordine You Know My Name e Wedding Day:
Nonostante i chiarimenti, tuttavia, c’è qualcuno che continua a insistere sulla tesi “Courtney Love, assassina”, ed è qualcuno che è stato molto vicino alla musicista-attrice: il padre Hank Harrison, con il quale Courtney non ha più nessun rapporto, continua a sostenere che c’è la figlia dietro la morte di Cobain. In un’intervista al Daily Mail Harrison, che fu manager dei Grateful Dead, dichiara
Il vero significato di quell’appunto, messo in relazione con il resto delle prove, dirà a chiunque abbia mezzo neurone attivo che successe qualcosa di terribile.