Cosa ci siamo persi sui Kasabian mentre non eravamo online? Che innanzitutto 48:13 è proprio il titolo dell’album numero cinque dei selvaggi inglesi di Leicester, che avevano creato un evento legato al misterioso paio di cifre con un murale dipinto da Tom Meighan e Sergio Pizzorno in quel di Dalston, a Londra. Che lo stesso murale era la riproduzione in grandissimo della copertina del disco, e che quell'”ambo” rappresenta davvero la durata totale del lavoro, che conterrà tredici canzoni.
Infine, la già presentata Ez-eeh è il primo singolo estratto da 48:13, in uscita il 10 giugno prossimo: in alto c’è il video della canzone, diretto da Aitor Throup, ormai “adottato” dai Kasabian come estensione creativa del gruppo: lo stilista/artista/art director come si ricorderà aveva messo a disposizione il muro sul quale era comparsa la cover art del nuovo CD, e aveva già lavorato con Pizzorno e i suoi per Velociraptor!.
Il clip stesso, fedele al testo del brano che riunisce in sé stili musicali e messaggi diversi (il testo proiettato alle spalle del gruppo ci ricorda che veniamo spiati da Google, o che la carne di cavallo finisce negli hamburger che compriamo mentre la canzone sembra sfilata al repertorio dei Chemical Brothers) vede i quattro Kasabian impegnati in un frenetico karaoke nelle pause dal quale i componenti sono impegnati a interagire con strani oggetti di scena, fra i quali animali impagliati, pistole ad acqua, cappellini dai parchi giochi a marchio Disney…