Kanye West e i vestiti venduti nei sacchi: «Sono un innovatore, non chiederò scusa per le mie idee» | Rolling Stone Italia
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Kanye West e i vestiti venduti nei sacchi: «Sono un innovatore, non chiederò scusa per le mie idee»

L'attesa collaborazione tra Yeezy, Balenciaga e Gap è arrivata nei negozi, scatenando una polemica per il modo in cui è presentata, ovvero all'interno di sacchi da lavoro

Kanye West e i vestiti venduti nei sacchi: «Sono un innovatore, non chiederò scusa per le mie idee»

Kanye West

Foto: Edward Berthelot/Getty Images

Da qualche settimana è stata messa in vendita la collaborazione tra Yeezy, la linea di vestiti di Kanye West, Balenciaga, la nota casa di moda, e Gap, il fast fashion brand. Arrivata però nei negozi di Gap, la Yeezy Gap Engineered by Balenciaga, così il nome completo della partnership, ha fatto parlare di sé per il modo in cui è stata presentata.

All’interno dei negozi Gap, infatti, le sezioni dedicate alla linea sono presentate in maniera piuttosto particolare. I vestiti ideati da Kanye West non sono appoggiati su scaffali, ripiani o manichini, ma sono contenuti in pesanti sacchi da lavoro, quelli utilizzati nei cantieri per intenderci, e per scegliere la propria taglia bisogna aver un po’ di pazienza e cercare al loro interno. Un po’ come nel digging nei negozi di dischi, ovvero quell’azione in cui i clienti si destreggiano tra i vinili guardandone uno ad uno, ma qui in verticale, muovendosi in profondità.

Molti clienti hanno trovato questa scelta scomoda e ridicola, e sui social si è iniziato a parlare di sacchi della spazzatura piuttosto che di construction bags, come li ha definiti lo stesso Ye.

Exclusive: Kanye West responds to criticism of selling clothes in trash bags

«Sono un innovatore. Non sono qui a chiedere scusa per le mie idee» ha dichiarato Kanye West in un’intervista rilasciata a Fox News per difendere la sua nuova linea di abbigliamento. «Questo è quello che i media cercano di farti fare, farti scusare per ogni idea che non rispetta quello che loro vogliono farci pensare». «Questo non è un gioco, non è uno scherzo», ha aggiungo West. «Questa non è una collaborazione voluta da una celebrità. Questa è la mia vita. E io sto combattendo per essere nella posizione di cambiare il modo di concepire i vestiti e portare il miglior design possibile alle persone». Non è infatti la prima volta che Kanye viene criticato per le sue collezioni Yeezy, ma ciò nonostante il marchio rimane uno dei più ricercati sul mercato.

Un’altra polemica, in aggiunta, riguarda invece la percezione di Ye che, in un post Instagram, ora cancellato (in puro stile West), aveva citato i senzatetto e i bambini come ispirazione per la linea, essendo questa collaborazione con Gap presentata come un modo di rendere Yeezy accessibile ai più. Il problema è che una t-shirt costa 120 dollari, non proprio accessibile.

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