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Justin Timberlake si è scusato con Britney Spears: «So di aver fallito»


«So di aver beneficiato di un sistema che giustifica misoginia e razzismo», ha detto il cantante delle polemiche nate dal documentario ‘Framing Britney Spears’

Foto: Brad Barket/Invision/AP

Justin Timberlake ha pubblicato sui suoi profili social un comunicato in cui si scusa con Britney Spears e Janet Jackson. Dopo l’uscita del documentario Framing Britney Spears – di cui vi abbiamo parlato qui –, Timberlake è stato duramente criticato per il comportamento avuto dal suo team dopo la fine della relazione con la popstar. In particolare gli attacchi fanno riferimento a una serie di dichiarazioni rilasciate ai tabloid che hanno danneggiato la reputazione di Britney.

«Ho visto i messaggi e i commenti, ho visto la vostra preoccupazione e voglio rispondere. Sono terribilmente dispiaciuto per il periodo della mia vita in cui le mie azioni hanno alimentato il problema, in cui ho parlato a sproposito o non ho parlato quando avrei dovuto farlo», ha detto Timberlake. «So di non aver fatto abbastanza in quei momenti, so di aver beneficiato di un sistema che giustifica la misoginia e il razzismo».

La presenza di Timberlake in Framing Britney Spears ha anche riacceso la discussione sul suo ruolo nello scandalo che ha travolto Janet Jackson dopo l’esibizione al Super Bowl – il “Nipplegate”. La cantante era stata messa nella lista nera delle radio e la sua carriera sembrava finita, mentre Timberlake – che aveva tolto una parte del costume di Jackson sul palco – non subì nessuna ripercussione.

«Voglio scusarmi direttamente con Britney Spears e Janet Jackson perché gli voglio bene e le rispetto. So di aver fallito», ha aggiunto Timberlake. «La nostra industria è malata. Fa in mondo che gli uomini, soprattutto quelli bianchi, abbiano successo. È progettata così. E in quanto uomo in una posizione privilegiata, devo dirlo a voce alta. Per colpa della mia ignoranza, non avevo capito che stesse succedendo alla mia vita, ma non voglio più approfittare del dolore degli altri».

«Non sono stato perfetto a gestire questa situazione durante la mia carriera. So che le mie scuse sono solo un primo passo e non cancellano il passato. Ma voglio prendermi le mie responsabilità e far parte di un mondo che aiuta e sostiene gli altri».

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