«Justin Bieber non è stato una vittima di Sean Combs». Dopo mesi di speculazioni arriva finalmente un chiarimento da parte dell’entourage della popstar che nega ogni qualsiasi coinvolgimento di Bieber con il rapper.
«Anche se Justin non è tra le vittime di Sean Combs, ci sono individui che sono stati veramente feriti» ha dichiarato un portavoce di Bieber a People. «Spostare l’attenzione da questa realtà distoglie l’attenzione dalla giustizia che queste vittime giustamente meritano».
I fan avevano speculato di un possibile coinvolgimento di Bieber dopo che nei mesi scorsi era riemerso su YouTube un video del 2009 titolato Le 48 ore di Justin Bieber con Diddy nel quale, guardando in camera, Diddy dichiara: «Non possiamo dire dove siamo o cosa stiamo facendo, ma è sicuramente un sogno per un ragazzo di 15 anni». E ancora: «Per le prossime 48 ore lui è con me e faremo di tutto. Faremo i pazzi». «Andiamo a rimorchiare delle ragazze», la replica di Bieber a cui Combs risponde: «È proprio di questo che stavo parlando».
A quei tempi infatti Bieber aveva appena compiuto 15 anni e aveva sottoscritto un contratto con Usher e la label di Scooter Braun.
Il processo a Sean Combs per traffico di esseri umani, sfruttamento della prostituzione e estorsione è iniziato lo scorso lunedì.