Julian Casablancas: arriva "Tyranny", il nuovo album dei Voidz | Rolling Stone Italia
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Julian Casablancas: arriva “Tyranny”, il nuovo album dei Voidz

A 4 anni di distanza dal suo album di debutto solista "Phrazes for the Young" e 15 mesi dopo l’ultimo LP con gli Strokes, il cantante ha annunciato l’uscita del primo album della sua band di supporto

Julian Casablancas: arriva “Tyranny”, il nuovo album dei Voidz

Julian Casablancas: arriva "Tyranny", il nuovo album dei Voidz

A 4 anni di distanza dal suo album di debutto solista Phrazes For The Young e 15 mesi dopo l’ultimo LP degli Strokes, Comedown Machine, Julian Casablancas ha annunciato l’uscita il 23 settembre del primo album realizzato con la sua band di supporto The Voidz. Secondo quanto riporta il comunicato stampa ufficiale, l’album Tyranny è un misto di “musica underground degli anni ’70 e ’80 hardcore/punk e suoni contemporanei” e verrà prodotto dall’etichetta di Casablancas Cult Records (sul cui sito è già possibile pre-ordinarlo).

Sulla scelta del titolo il frontman dichiara:

La tirannia si è manifestata in diversi modi nel corso dei secoli. Oggi nel mondo dei consumi sono le aziende a dettare legge; molte decisioni vengono prese al solo scopo di fare profitto reprimendo e nascondendo la verità a qualunque costo (come nel caso della musica pop per esempio).

Lo scorso anno, Casablancas ha preso parte al disco dei Daft Punk, vincitore del Grammy, Random Access Memories cantando con un vocoder all’interno della traccia new-wave Instant Crush; ma non è la sola canzone a cui ha preso parte: ne esiste una seconda che non è stata inclusa nell’album. “Era una bomba, magari un giorno riesco a convincerli a tornarci sopra” racconta al giornale cileno Cooperativa.

Nel mentre gli Strokes si sono esibiti in un concerto in occasione del ballo del governatore di New York. Come già Rolling Stone ha raccontato: “La voce di Casablanca regala sempre delle emozioni anche quando a tratti sembra dimenticarsi le parole. Considerando quanto la folla urlasse e facesse casino, si direbbe che sono proprio contenti che siano tornati.”