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Joan Thiele non pensa al narcisismo

La ragazza dei due mondi, metà sudamericana metà italiana, pensa soltanto a dare sfogo al proprio estro. In tutto questo non c'è tempo di soffermarsi sul culto della propria immagine.

Joan Thiele non pensa al narcisismo

Diadora ha selezionato sette giovani artisti per interpretare il suo stile, Joan Thiele è proprio una di questi. Miss Thiele di nome fa Alessandra ma, quando ti stringe la mano per presentarsi, dice: «Piacere, Joan!». È svizzero-colombiana da parte di padre e italiana da parte di madre, canta in inglese, ha passato tanto tempo a Londra e di base questa descrizione non serve praticamente a nulla, perché la conosciamo già tutti.

Sua è infatti la Save Me che un po’ tutti ci siamo sorpresi a canticchiare un paio di estati fa, e anche Hotline Bling, cover sublime della hit di Drake, porta la sua inconfondibile firma artistica. L’ultima trovata di Joan consiste però nel primo videoclip musicale mai realizzato in diretta Instagram. «È sempre tutto così prodotto e impostato», racconta storcendo il naso la 26enne, che è stata scelta da Diadora anche per via del suo spirito un po’ selvaggio. «Quindi abbiamo pensato di girare il video dal vivo. Così, in modo un po’ punk e in un solo piano sequenza». Uno spirito libero quello della one girl band, talento precoce che ha passato la maggior parte della sua vita viaggiando e assorbendo culture e musiche del mondo, facendole inevitabilmente sue. «E poi, può succedere che un Natale lo passo a Napoli da mia mamma a mangiare panzerotti», scherza Joan. «Mentre un altro lo passo a Cartagena, immersa fino alle orecchie nel Mar dei Caraibi». Questa doppia natura è stata forse il più grande alleato della Thiele, seguito a ruota da una bellezza dirompente. Ma lei cerca di stemperare tutto, forse per una umiltà che di questi tempi è merce rara. Nell’era del narcisismo da Instagram, la voce di una ragazza talentuosa vale più di mille post.

«È bene non incappare nei cliché estetici e nel culto dell’immagine. Capisco anche io che possa avere un peso – l’estetica è anche nella musica – ma di un artista deve emergere sempre e prima di tutto il talento creativo. Non la bella presenza». E in un momento della storia musicale in cui tutti cantano in italiano, Joan ha scelto di continuare dritta per la sua strada, senza scendere a compromessi con niente e nessuno. Non è snobismo il suo, né esclude che un giorno canterà in italiano. «Il fatto è che non ho mai seguito le mode, e in questo momento sento di fare ciò che mi sento. Non ci posso fare niente!».

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