JägerMusic Lab 2023, l’anti-talent che scopre i talenti della musica elettronica ha scelto il suo vincitore | Rolling Stone Italia
Branded content

JägerMusic Lab 2023, l’anti-talent che scopre i talenti della musica elettronica ha scelto il suo vincitore

Dieci giovani promesse dell'elettronica al lavoro per una settimana in uno studio di registrazione di Milano, lezioni di esperti e confronto con guests come Coma_Cose, Hell Raton e Morgan. Ecco come è andata.

JägerMusic Lab 2023, l’anti-talent che scopre i talenti della musica elettronica ha scelto il suo vincitore

I partecipanti a JML23

Immaginate di rimanere per una settimana chiusi in uno studio di registrazione fra i più attrezzati in circolazione, con altri musicisti poter seguire le lezioni e confrontarvi con grandi artisti e professionisti del settore, per arrivare a produrre un vostro brano che vi spalanchi le porte di una esibizione dal vivo ai Magazzini Generali e di un contratto discografico. Interessante, vero? Probabilmente il sogno di chiunque voglia lavorare in questo mondo. Il bello è che si tratta di una realtà e per di più consolidata: JägerMusic Lab 2023. Abbiamo avuto il piacere di partecipare alla sesta edizione, che si è conclusa l’11 novembre scorso, e di poter confermare che si tratta di un progetto unico, non solo nell’ambito dell’elettronica (dove ormai è un punto di riferimento), ma per l’intero panorama musicale. Anche perché, nonostante si basi sullo schema del concorso e del verdetto attraverso una giuria, nella sostanza non ha nulla a che vedere con un talent, men che meno televisivo. E le ragioni sono sostanzialmente due. La prima è che i partecipanti – e non concorrenti – vengono selezionati inizialmente solo con i pezzi che hanno inviato poi, dopo una prima scrematura, vengono analizzati in presenza soltanto una ventina e da questi poi solo i migliori dieci faranno parte della classe del Lab. La riprova si ha, per esempio, scorrendo sui social i loro profili: nessuno di loro poteva contare su una fanbase tale che potesse influenzare la valutazione. La seconda, invece, l’abbiamo constatata di persona: il forte spirito di aggregazione – e non di competizione – che si è instaurato tra i ragazzi coinvolti, con la conseguente collaborazione fra loro che è emersa nelle tracce sulle quali si sono giocati la vittoria e che ha decretato il nuovo Music Meister 2023.

Con queste premesse lo JägerMusic Lab 2023 si configura come una vera e propria accademia in grado di scoprire nuovi talenti, che però non sono soltanto in grado di cavalcare i trend del momento, ma anche potenzialmente di crearne di nuovi. E non è per nulla scontato. Così, nella fase finale, i giovani producer Anya Rei, Aliotho, Rvrsrvr, Sound Infection, Mofw, Ozeym Futura Cimice, Atraam, Holograph e Ghygosono sono stati guidati verso la realizzazione del proprio lavoro, all’interno della ‘Capsula’ di BASE Milano, partendo dal concept di questa edizione: #BacktoTheOrigins. Al loro fianco i The ReLOUD – i master teacher e fondatori della scuola di produzione musicale MAT Academy -, Luca Agnelli, dj techno di fama internazionale, Luca Pechino che è fondatore e Ceo di Reflex Booking insieme a Leonardo Brogi, Maurizio Lobina degli Effeil 65, che ha concesso agli studenti di improvvisare un remix di Blue (Da Ba Dee), oltre a Emanuele Pino di Island Records e Fabio Rinaldi di Sugar. Non solo, perché a loro si sono aggiunti le super guests come i Coma_Cose, che hanno affiancato il lavoro degli studenti, e Manuelito Hell Raton che ha aggiunto la sua esperienza come discografico, a testimonianza della concretezza del Lab. Ma non è finita, perché nella fase finale, oltre a giornalisti e addetti ai lavori, la giuria si è arricchita a sorpresa di un “Meister” a tutto tondo: Marco Castoldi in arte Morgan. Non ci credete che sia successo davvero? È tutto testimoniato sulla pagina Instagram di Jägermeister con il racconto giorno per giorno affidato a Kokeshi con diversi retroscena.

A questo punto vi starete chiedendo: ok, ma com’è andata a finire? Semplice, che il livello delle tracce proposte era talmente alto che non è stato possibile selezionare solamente tre finalisti, che si sarebbero poi esibiti live ai Magazzini Generali, ed è stato necessario ampliare la rosa a quattro. Uno a uno i dieci partecipanti, selezionati dopo aver setacciato circa un migliaio di tracce pervenute al concorso, hanno spiegato di fronte ai giurati il loro percorso, l’attività svolta nel Lab e come sono arrivati alla produzione della traccia che doveva rispecchiare anche il concept assegnato. Si è così passati dai pezzi da clubbing ad altri più electro, da brani che fondevano il cantautorato con l’elettronica a quelli più sperimentali e capaci di trasformare i suoni campionati in strumenti musicali a sé stanti. E mentre Morgan sanciva lo spirito con il quale si è arrivati al primo verdetto: “Sono importanti le leggi della creatività, che sono anche le leggi della morale, perché stare insieme è la lezione più significativa”, la rosa degli artisti che sono approdati al live si è magicamente formata: Mofw, Futura cimice, Ozey e Rvrsrvr. Quattro producer molto diversi fra loro, accomunati però da un’idea già ben strutturata del proprio stile e delle future evoluzioni possibili. Non a caso, nell’esibizione successiva ai Magazzini Generali queste caratteristiche non hanno fatto altro che spiccare, con il risultato che la folla arrivata ad ascoltarli ha ballato e si è scatenata no-stop in sala fino all’ultima nota. Ma è allo scoccare della mezzanotte che è arrivata la decisione più difficile, cioè sancire il Music Meister 2023. Il titolo se lo è aggiudicato Ravi Elia Raisa in arte Rvrsrvr, che apparso – nelle varie fasi di questa lunga selezione quello con le maggiori potenzialità a livello tecnico, compositivo e di performance. La sua traccia, che si intitola SCHWEIß, lo ha così portato a iniziare un percorso artistico nel mondo della musica e avrà l’opportunità di ottenere un contratto di booking, un contratto discografico, la possibilità di essere valutato per realizzare successive releases con le etichette partner, ed infine, come per le edizioni precedenti, potrà essere invitato ad esibirsi all’interno dei festival e club dove Jägermeister sarà partner.

E se è vero che “quello che conta è il percorso del viaggio e non l’arrivo”, come disse il poeta Thomas Eliot, possiamo aggiungere che Rvrsrvr ha cominciato con il percorso ideale quello che può diventare un lungo viaggio nella musica.