Jack Antonoff sui prezzi dei biglietti: «Se solo non considerassero il pubblico una massa anonima a cui estorcere denaro…» | Rolling Stone Italia
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Jack Antonoff sui prezzi dei biglietti: «Se solo non considerassero il pubblico una massa anonima a cui estorcere denaro…»

La reazione del musicista dei Bleachers e produttore di Taylor Swift, Lorde e Sabrina Carpenter alle affermazioni del boss di Live Nation

Jack Antonoff sui prezzi dei biglietti: «Se solo non considerassero il pubblico una massa anonima a cui estorcere denaro…»

Jack Antonoff sulla copertina dell’ultimo dei Bleachers

Foto press

«Sarebbe tutto più semplice se la gente che sta al vertice non considerasse il pubblico una massa anonima a cui estorcere denaro». La frase è di Jack Antonoff dei Bleachers, nonché produttore di tanto pop contemporaneo, da Taylor Swift (ma non l’imminente The Life of a Showgirl) a Lorde passando per Lana Del Rey, Sabrina Carpenter, Florence + The Machine. The 1975, Kendrick Lamar.

L’ha scritto ieri su X in reazione alle parole di Michael Rapino. Come abbiamo riportato qui, il CEO di Live Nation ha detto durante un panel che contrariamente a quel che si pensa i prezzi dei biglietti per i concerti sono più bassi di quanto potrebbero essere, specie se confrontati con quello che la gente spende per assistere agli eventi sportivi.

«Mi si stringe il cuore ed è un modo sbagliato di vedere le cose», scrive Antonoff riportando in particolare il commento di Rapino secondo cui «la musica è sottovalutata. Scherzo sempre dicendo che nello sport è quasi un punto d’onore spendere 70 mila dollari per un posto a bordo campo dei Knicks e che mi picchiano se chiediamo 800 dollari per Beyoncé».

«La risposta è semplice», scrive il musicista e produttore in un altro tweet. «Vendere un biglietto a un prezzo superiore al valore nominale dovrebbe essere illegale. Così facendo non ci sarebbe caos e ci restituireste il controllo al posto di creare un bizzarro libero mercato del caos tra il pubblico che amiamo e a cui teniamo».

Quando legge frasi del genere, continua Antonoff, «chiamo subito i miei collaboratori per farci venire nuove idee al riguardo. Non smetteremo mai di farlo. Sarebbe tutto più semplice se la gente che sta al vertice non considerasse il pubblico una massa anonima a cui estorcere denaro».