Italia Music Lab vuole aiutare «generazioni di artisti scappati di casa» (copyright Nitro) | Rolling Stone Italia
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Italia Music Lab vuole aiutare «generazioni di artisti scappati di casa» (copyright Nitro)

Il nuovo progetto della Siae offre formazione a chi vuole orientarsi nel mondo della musica digitale e finanziamenti a fondo perduto per music creator emergenti e iniziative promozionali all'estero

Italia Music Lab vuole aiutare «generazioni di artisti scappati di casa» (copyright Nitro)

«Mezzi come questo possono dare un aiuto concreto a generazioni di artisti che sono degli scappati di casa». L’ha detto ieri Nitro alla presentazione di Italia Music Lab, nuovo progetto della Siae che offre formazione per chi vuole orientarsi nel mondo della musica digitale e soprattutto finanziamenti a fondo perduto.

Gli artisti scappati di casa sono i ragazzi che hanno a disposizione tecnologie digitali per produrre e diffondere musica con una facilità che non ha precedenti nella storia, ma non conoscono i meccanismi base della remunerazione in un mondo in cui i dischi non vendono più e i soldi vanno cercati altrove.

«Io sono il primo scappato di casa», ammette Nitro (vedi il video sotto). «Non sapevo niente di niente. Volevo solo rappare, avere i soldi a fine concerto e fare i miei dischi. Sbagliavo. Ero appena uscito da scuola, avevo 19 anni, pensavo che non ci fosse alcuna possibilità che questo diventasse un lavoro. Avere qualcuno in grado di darti un quadro completo dall’esterno è più utile dei tuoi amici che sono emozionali sulla tua musica quanto te».

Nitro dice la sua sugli artisti emergenti "scappati di casa"

È quello che si propone di fare Italia Music Lab, attraverso varie attività. La prima è la produzione di una video library di tutorial disponibile a tutti su YouTube e Instagram pensata per musicisti che vogliono orientarsi nel mondo della musica online. Artisti e addetti ai lavori spiegano come funziona l’industria musicale nel concreto e in particolare i media digitali. Nel primo, che si vede qui, Shablo spiega «come guadagnare con la musica».

Il progetto si propone anche di supportare economicamente lo sviluppo dei nuovi talenti italiani e le nuove iniziative «che mettano l’accento sulla formazione musicale, lo sviluppo di nuovi music creator e repertori e la promozione della diversità, dell’inclusione e della sostenibilità ambientale in ambito musicale». Lo farà attraverso bandi con un fondo di dotazione iniziale di un milione di euro che verrà distribuito a fondo perduto.

Le prime call sono Facce Nuove, «pensata per fornire ai music creator emergenti e alle aziende un budget “senza pensieri” per poter investire ancora di più nello sviluppo di nuova musica»; Call Promo, che distribuirà rimborsi per campagne promozionali di musica italiana all’estero; Supporto Showcase, dedicata in particolare alle spese legate alla partecipazione a showcase nei festival stranieri.

La direzione di Italia Music Lab è composta da Gianni Sibilla (Direttore didattico del Master in Comunicazione musicale di ALMED/Università Cattolica e caporedattore di Rockol), Carlo Pastore (direttore artistico del MiAmi e conduttore radio e tv), Silvia Tarassi (consulente Assessorato alla Cultura Comune di Milano, ricercatrice universitaria), Giulia Cavaliere (giornalista musicale anche per Rolling Stone) e Massimo Bonelli (produttore, manager e consulente musicale). Il team operativo è guidato da Nur Al Habash, già responsabile di Italia Music Export, l’ufficio per l’export della musica italiana attivo dal 2017 che farà parte d’ora in poi di Italia Music Lab.

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