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Il testamento di David Bowie: «Portate le mie ceneri a Bali»

Dalla cerimonia buddista all'eredità. Ma c'è anche un testamento musicale
David Bowie nel 1978. Foto di Evening Standard/Getty Images

David Bowie nel 1978. Foto di Evening Standard/Getty Images

Il testamento depositato in un tribunale di Manhattan nel 2004 è stato finalmente reso pubblico venerdì 29 gennaio, a New York. Le ultime volontà di Bowie non comprendono però solo la gestione dei 100 milioni di dollari, c’è anche un testamento musicale – in parte già diffuso – e indicazioni precise sulla cerimonia di non sepoltura.

Il Duca Bianco è infatti stato cremato nel New Jersey il 12 gennaio scorso e le sue ceneri dovrebbero essere state disperse a Bali proprio in questi giorni, seguendo una cerimonia buddista. Ma quest’ultima parte non è ancora stata verificata a differenza della cremazione, almeno secondo quanto riportato sul certificato di morte allegato al testamento.

L’appartamento di SoHo e metà del suo patrimonio sono stati lasciati alla vedova Iman e l’altra metà suddivisa equamente tra i due figli. Ma oltre ad Alexandria Zahra (figlia avuta proprio da Iman) e Duncan Jones (nato dal precedente matrimonio con Angie, all’anagrafe Mary Angela Barnett), e la parte destinata alla moglie, altri due milioni di euro adranno all’assistente personale della star, Corinne Schwab e un altro milione all’ex bambinaia Marion Skene.

Intanto dall’annuncio della sua morte la musica di Bowie ha visto una crescita del 5000% sulle vendite negli Stati Uniti e ★, l’ultimo album, pubblicato l’8 gennaio, è tuttora al numero uno della classifica UK e secondo in Italia, dopo Vivere a Colori di Alessandra Amoroso.

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