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Il sindaco di Ferrara sul concerto di Springsteen: «Annullarlo avrebbe creato danni economici ingenti»

Dopo polemiche da parte dell'opposizione e di una frangia dell'opinione pubblica, il sindaco ha voluto fare chiarezza: «L'enorme complessità del concerto non può prevedere rinvii o annullamenti dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori»

Il sindaco di Ferrara sul concerto di Springsteen: «Annullarlo avrebbe creato danni economici ingenti»

Bruce Springsteen

Foto: Rob DeMartin

Dopo la conferma arrivata dal comitato per l’ordine e la sicurezza, presieduto dalla Prefettura di Ferrara, che ha dato il via libera al concerto di Bruce Springsteen al Parco Urbano Giorgio Bassani, i cancelli dell’area concerti si sono finalmente aperti oggi alle 14.

Dopo una serie di polemiche, arrivate sia da avversari politici che dai social, il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha finalmente detto la sua sulle motivazioni per cui il concerto non è stato annullato come invece successo, ad esempio, al GP di Imola previsto nel weekend.

Con un lungo messaggio sul proprio profilo Facebook, Fabbri si è innanzitutto scusato per essersi «assentato qualche giorno» a causa delle grandi criticità dovute al maltempo, entrando poi nel vivo delle motivazioni che hanno tenuto in vita il concerto del Boss. «L’enorme complessità [del concerto] non può prevedere rinvii o annullamenti dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori», ha scritto il sindaco sottolineando come in città arriveranno «migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno comprato un biglietto aereo, una stanza d’albergo per diversi giorni e si organizzano da tempo per raggiungerci». Sulla possibile cancellazione è stato quindi molto chiaro: «Non risolve nulla, se non creare altri danni economici a territori, lavoratori e imprese che hanno investito ingenti somme per la realizzazione dell’evento, secondo perché è un livello di demagogia che non mi appartiene».

Un lungo spazio del messaggio di Fabbri è rivolto anche a componenti dell’opposizione «che, per posizioni meramente ideologiche, sono costretti a sfruttare ancora una volta tragedie come queste» e ad una parte dell’opinione pubblica «che pensa che il mondo degli eventi non sia un settore uguale agli altri, che se ne può fare tranquillamente a meno, e in virtù di questo può essere sacrificato in qualsiasi occasione. Nella realtà dei fatti sono aziende e persone che hanno subito più di tutte le altre categorie il peso di due anni di restrizioni Covid, ed è un peccato che qualcuno oggi lo abbia già dimenticato». Aggiungendo: «Credo che la musica tutta, e a maggior ragione a questi livelli, abbia il grande potere di unire popoli e sensibilità di ogni parte del mondo».

Il sindaco ha infine parlato dell’attività di solidarietà del suo comune che ha deciso di “adottare” il comune di Faenza, uno dei più colpiti dell’alluvione, con una donazione di 10mila euro, invitando i ferraresi a contribuire con una donazione.

In chiusura, un augurio: «Che la musica di questa sera raggiunga le popolazioni colpite dall’alluvione con un unico grande abbraccio».

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