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Il sindacato di Broadway contro il musical di David Byrne e Fatboy Slim

La American Federation of Musicians non vuole che ‘Here Lies Love’ sia rappresentato usando basi e non veri strumentisti. La replica: «Non crediamo nei custodi dell’arte»

Foto: Ilya S. Savenok/Getty Images

La sezione locale della American Federation of Musicians non vuole che Here Lies Love sia rappresentato a Broadway usando basi e non veri musicisti. La replica: «Non crediamo nei custodi dell’arte». Di fondo c’è la domanda: che cos’è e cosa dovrebbe essere un musical? Ci devono essere dei limiti dettati da regole sindacali? È giusto tutelare i musicisti limitando la creatività altrui?

Here Lies Love è il musical di David Byrne e Fatboy Slim basato sulla vita di Imelda Marcos. L’album è uscito nel 2010, lo spettacolo con le coreografie di Annie B-Parson è stato rappresentato per la prima volta tre anni dopo. È un’esperienza musical-teatrale decisamente diversa dalle altre. Date le passioni della Marcos e l’onnipresenza del karaoke nelle Filippine, il musica fa uso di tracce pre-registrate, come se ci si trovasse appunto in una discoteca o al karaoke. Non sono previsti, insomma, musicisti dal vivo, che non si sono visti nelle rappresentazioni fatte in passato Off Broadway, a Londra e a Seattle.

Ora che il musical arriva al Broadway Theater di New York, con la prima prevista il 17 giugno, l’American Federation of Musicians’ Local 802 fa notare che c’è una regola secondo la quale tutte le rappresentazioni fatte in quel teatro devono far uso per contratto di almeno 19 musicisti.

È una regola valida anche altrove a Broadway, col numero di strumentisti che varia in ragione della grandezza del teatro. Lo scopo è preservare il lavoro dei musicisti. «Non staremo a guardare», ha detto al New York Times Tino Gagliardi, presidente e direttore esecutivo del sindacato. «Non è giusto nei confronti del pubblico».

Il carattere “artificiale” delle basi, replicano i creatori di Here Lies Love, è parte integrante della rappresentazione. «Broadway» si legge in un loro comunicato «dovrebbe dare il benvenuto ai lavori creativi che si spingono oltre i limiti conosciuti. Inoltre, Broadway è nota per gli spettacoli di qualità che mettono in risalto storie e tradizioni di culture che non hanno mai visto i suoi palcoscenici. Here Lies Love non crede nei custodi dell’arte. Here Lies Love crede in una Broadway per tutti, dove nuove forme creative creano nuove tradizioni e nuovi pubblici».

Che cosa accadrà adesso? Consci della regola, i produttori hanno chiesto di considerare Here Lies Love uno spettacolo “speciale”, categoria prevista nei contratti di lavoro che consente l’impiego di un numero ridotto di musicisti. Ora la richiesta dovrà essere valutata da una commissione. Non si sa quando verrà comunicata la decisione a cui la produzione potrà comunque fare appello.

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