Sul caso Kneecap è intervenuto persino Keir Starmer, primo ministro del Regno Unito. La band nordirlandese è al centro di attacchi mediatici per avere invitato uccidere politici conservatori («L’unico Tory buono è un Tory morto»), avere urlato in concerto «Viva Hamas, viva Hezbollah!», organizzazioni fuorilegge nel Regno Unito, avere sventolato una bandiera di Hezbollah in concerto a Londra alla fine dell’anno scorso. Frasi e filmati sono emersi dopo lo show del trio al Coachella dove sono apparse le scritte “Israele sta compiendo un genocidio ai danni del popolo palestinese”, “Il governo degli Stati Uniti lo sta permettendo, armando e finanziando Israele nonostante i crimini di guerra”, “Fanculo Israele, Palestina libera”.
Non sono solo attacchi mediatici: un membro della band è al centro di un vero e proprio processo. Mo Chara (Liam Óg Ó hAnnaidh) è accusato formalmente di terrorismo ed è apparso in tribunale lo scorso 18 giugno. Gli è stata concessa la libertà senza restrizioni. La prossima seduta è prevista il 20 agosto.
La campagna contro i Kneecap mira anche a far annullare i loro concerti, cosa effettivamente successa. Secondo Mo Chara, il procedimento nei suoi confronti è stato imbastito velocemente al fine di far cancellare la loro partecipazione all’importantissimo festival di Glastonbury, prevista per il 28 giugno. «Non sono mai stati così veloci. Il motivo è che Glastonbury è dietro l’angolo. Stanno cercando di impedirci di parlare sul palco a Glastonbury come abbiamo fatto a Coachella. Questo è un dato di fatto».
Contro l’esibizione a Glasto si era già espressa la leader dei conservatori britannici Kemi Badenoch. Ora, intervistato dal Sun, Starmer ha detto che non pensa che il gruppo debba esibirsi al festival, «e dobbiamo essere molto chiari su questo. Si tratta di minacce che non dovrebbero essere fatte, non dirò altro perché c’è un caso giudiziario in corso, ma credo che sia inappropriato» che i tre siano sul palco del festival.
La reazione del gruppo su Instagram: «Sai cos’è inappropriato, Keir? Armare un genocidio. Fanculo il Sun e solidarietà a Palestine Action», che ha organizzato per oggi una manifestazione pro Palestina a Londra davanti a Wesminster.
Nei giorni scorsi nel Regno Unito si è anche dibattuto sull’opportunità che la BBC copra la partecipazione del trio al festival.
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