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Il padre di Britney Spears, Jamie, non è più il tutore legale della figlia

La decisione ha «effetto immediato»: la vita della popstar e il suo patrimonio non sono più sotto il controllo del padre. Le reazioni del mondo della musica: «Ora goditi la vita, Britney»

Il padre di Britney Spears, Jamie, non è più il tutore legale della figlia

Foto: Ringo Chiu/AP

Jamie Spears non sarà più il tutore legale della figlia Britney. Lo ha stabilito mercoledì la giudice Brenda Penny con una decisione che ha «effetto immediato». «Credo che la sospensione sia nell’interesse di Ms. Spears», ha detto il giudice, che ha fissato per il 12 novembre un’udienza per valutare l’eliminazione completa della conservatorship. «L’attuale situazione è insostenibile».

Mathew Rosengart, l’avvocato di Britney Spears, ha detto a Rolling Stone che «spera e si aspetta» che la conservatorship verrà eliminata senza ulteriori valutazioni sullo stato di salute della cantante. «Nell’ultima deposizione, Jamie Spears in persona ha detto non una, ma tre volte che tale valutazione non è necessaria. Britney è d’accordo ed io pure. Oggi Mr. Spears è stato sospeso dal suo incarico e abbiamo ricevuto i documenti e le comunicazioni tra lui e i suoi rappresentanti. È un successo su tutti i fronti».

Durante l’udienza, Rosengart ha detto che aveva «una montagna di prove» a sostegno della sospensione, tra cui la testimonianza di Britney della scorsa estate. «È stata Britney a dire che era una presenza tossica. È stata lei a testimoniare quanto fosse crudele», ha spiegato al giudice. «Se restasse il suo tutore anche solo per un giorno, la mia cliente ne sarebbe incredibilmente turbata».

Vivian Thoreen, l’avvocato di Jamie Spears, ha contestato la sospensione, dicendo che sarebbe più conveniente eliminare la conservatorship senza altri passaggi. Ha detto che Jamie è stato «fedele e leale» nei confronti della figlia e che gli piace l’idea di consegnare la gestione delle finanze di Britney a un tutore temporaneo. La giudice, però, ha dato ragione a Britney e confermato la persona che lei ha scelto – John Zabel – per gestire il patrimonio in questa fase di passaggio. Penny ha ordinato a Jamie di «consegnare tutti gli asset della conservatorship» a Zabel.

Penny ha detto che la documentazione raccolta durante il processo l’ha convinta che il ruolo di Jamie aveva creato «un ambiente tossico» per la cantante. La decisione è conseguenza delle testimonianze che Britney ha rilasciato a giugno e luglio, quando ha accusato il padre di gestire la conservatorship in modo «abusivo» e «demoralizzante» e dicendo di sentirsi «sola» e «bullizzata».

«Mi manipola», ha detto il 23 giugno, quando l’ha definito «un padre ignorante» che meritava di andare in prigione. «Non sono felice, non riesco a dormire. Sono arrabbiata, è assurdo. E sono depressa. Piango ogni giorno», ha detto. «Rivoglio la mia vita. Sono passati 13 anni, ne ho abbastanza. È passato tanto tempo dall’ultima volta che ho potuto gestire il mio denaro. Ora sogno di chiudere tutto questo senza altri esami».

Britney ha anche detto che è stata costretta a lavorare contro la sua volontà, a prendere farmaci che la facevano sentire «come ubriaca», ad abbandonare gli amici. Si era persino convinta di non poter rimuovere la spirale per provare ad avere altri figli.

Dopo la deposizione del 23 giugno, la giudice Penny le ha concesso di scegliere un nuovo avvocato, Mathew Rosengart, e di rilasciare un’altra testimonianza. «La conservatorship permette a mio padre di rovinarmi la vita», ha detto Britney.

Le dichiarazioni della cantante hanno scatenato le reazioni del movimento #FreeBritney e preparato il terreno per la richiesta di sospensione e rimozione di Jamie.

Fuori dal tribunale, mercoledì l’atmosfera era di grande gioia. Circondato da cartelli con scritto #FreeBritney, Rosengart ha parlato ai fan e ai media: «Questo è un gran giorno», ha detto. «È un gran giorno per Britney Spears e per la giustizia. C’è di che festeggiare. Ma è anche una giornata solenne: Britney Spears ha vissuto un incubo lungo un decennio, un incubo kafkiano orchestrato dal padre e da altri. Sono orgoglioso del suo coraggio, della sua forza e determinazione. E anche se ho lavorato al caso solo per qualche mese, sono orgoglioso di dire che abbiamo imparato a conoscerci bene, che lei è contenta e vorrebbe ringraziarvi tutti».

La notizia della sospensione di Jamie Spears è stata accolta con entusiasmo anche dal mondo della musica. «Grazie a dio», ha scritto Cher su Twitter. «Ho parlato di questa storia e ho pregato per anni. Sono più che felice per lei».

«È una notizia splendida», ha detto Dionne Warwick. «Ora Britney può respirare. Congratulazioni, goditi la vita!».

Anche La Toya Jackson ha pubblicato un post (accompagnato dagli hashtag #FreeBritney e #freedom) per congratularsi con la cantante.

Infine i Garbage, che hanno salutato la notizia con un semplice «vai Britney».

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