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Il nuovo video di Robbie Williams ha fatto arrabbiare i russi

«Pieno di stereotipi inutili» commentano i media. E la popstar nega che il brano parli di Putin
Robbie Williams, 42 anni

Robbie Williams, 42 anni

Nonostante il suo nuovo singolo si chiami Party Like A Russian, per Robbie Williams non c’è molto da festeggiare. La canzone e il videoclip che l’accompagnano hanno infatti fatto arrabbiare non poco i media russi che si stanno scagliando contro di lui, colpevole «di aver fornito un’immagine del popolo totalmente stereotipata».

«Serve un uomo con una certa reputazione per prendere soldi a una nazione intera», » recita il testo del singolo che continua così «Ain’t no refutin’ or disputin’ I’m a modern Rasputin». Parole che potrebbero costare a Robbie la possibilità di suonare ancora nella nazione governata da Putin.

La televisione nazionale Vesti ha mandato in onda uno spezzone del video commentando che il cantante debba ricorrere a questi mezzucci per evitare di essere dimenticato mentre dalle pagine del magazine Life, un collaboratore dell’oligarca Mikhail Khodorkovsky ha definito il video «spazzatura che non rappresenta per niente l’estetica e il romanticismo del popolo russo».

Robbie ha inoltre dovuto negare che il brano parlasse del Presidente Vladimir Putin:

Non tutti però sono contro di lui: la politica Maria Baronova ha dichiarato che il video rappresenta bene una certa parte della società. Pareri contrastanti che potrebbero essere una buona pubblicità per il singolo che, per il momento, non se la sta cavando benissimo nelle classifiche UK – ha debuttato alla posizione 53 della mid-week chart.

Per la scrittura del nuovo album, il primo dopo Swing Both Ways del 2013, Robbie è tornato a collaborare con Guy Chambers, autore di alcuni dei suoi più grandi successi come Feel e Angel. Heavy Entertainment Show uscirà il 4 novembre (a meno che Mr. Williams non faccia incazzare qualcun’altro).

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