Il meglio dell'hip hop old school secondo i Beastie Boys | Rolling Stone Italia
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Il meglio dell’hip hop old school secondo i Beastie Boys

Mike D ha fatto la sua lista: dai Public Enemy agli Outkast, fino a Notorious B.I.G.

Il meglio dell’hip hop old school secondo i Beastie Boys

Mike D, foto via Facebook

“Bring the Noise” Public Enemy

Mi ricordo una notte particolarmente calda a New York in cui l’asfalto bolliva e ogni automobile che passava sparava a tutto volume Bring the Noise. Era un assalto sonoro senza precedenti, la prima canzone veramente aggressiva, potente, cattiva, abrasiva e molto politicizzata.

“Get Ur Freak On” Missy Elliott

Missy è un personaggio anomalo, una donna forte, ma anche molto eccentrica, con un’immagine particolare che ha creato da sola. In questo pezzo, che è più di una party hit, Missy spacca veramente, e Timbaland è al massimo della sua potenza. Ci sono canzoni hip hop che sono state influenzate da suoni di Bollywood e dalla musica bhangra indiana, ma questo pezzo è assolutamente oltre.

“The Symphony” Marley Marl

Tutti noi amiamo questo pezzo, ma soprattutto Adam Yauch, che ha studiato molto il rap di Kool G. Marley Marl qui è al suo massimo e le rime di Kool G rappresentano un’epoca classica dell’hip hop.

“B.O.B.” Outkast

Gli OutKast hanno preso il testimone dello stile hip hop della Native Tongues, ovvero quello di avere completa libertà e non fare un pezzo perché passi sulle radio R&B o hip hop, ma perché sia sempre qualcosa di unico e originale. Questo è un gran pezzo pop, ma quando è uscito era anche diverso da tutto quello che si era sentito prima. Ancora oggi faccio fatica a descriverlo.

“Ten Crack Commandments” The Notorious B.I.G.

Verità assoluta. Quell’uomo era un vero talento come MC, scrittore e storyteller e qui descrive il mondo da cui proveniva, quello del traffico di crack nelle strade di Brooklyn. Chuck D ha detto che l’hip hop è la CNN del ghetto. Se è vero, allora Biggie è Wolf Blitzer.

“Spoonin’ Rap” Spoonie Gee

Credo che questa sarebbe stata la prima scelta di Adam Yauch, perché è uno dei primi pezzi rap che abbiamo sentito. Yauch aveva la versione lunga e di solito noi imparavamo a memoria tutte le versioni da 12 pollici. Lo facevamo tutti per imparare a rappare. Yauch la poteva cantare tutta in qualsiasi momento.

“Brooklyn Zoo” Ol’Dirty Bastard

C’è un energia veramente violenta in questo pezzo. Ogni volta che viene suonato, qualcuno si fa male. Se è abbastanza tardi, è girato abbastanza alcol e ci si trova in un club underground di New York, ci sono buone probabilità che scoppi qualche casino.

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