Il match sindacato di Broadway-David Byrne è finito 12 (musicisti)-0 | Rolling Stone Italia
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Il match sindacato di Broadway-David Byrne è finito 12 (musicisti)-0

Le musiche dello show su Imelda Marcos ‘Here Lies Love’ saranno eseguite a Broadway da 12 musicisti dopo le proteste dei sindacati per l’uso di brani preregistrati

Il match sindacato di Broadway-David Byrne è finito 12 (musicisti)-0

David Byrne

Foto: Matthew Murphy

E alla fine David Byrne e il suo team hanno dovuto cedere alle pressioni della sezione locale della American Federation of Musicians, il sindacato di Broadway che si era opposto all’idea di mettere in scena lo spettacolo Here Lies Love senza musicisti che suonano dal vivo.

Il musical, che debutterà regolarmente il 17 giugno al Broadway Theater di New York, era stato criticato dal sindacato perché non rispettava la regola vigente che prevede che ogni spettacolo abbia sotto contratto almeno un certo numero di musicisti che varia in ragione della grandezza del teatro, in quel caso 19.

Il problema si era posto perché Here Lies Love – tratto dall’omonimo album collaborativo di Byrne e Fatboy Slim – è concepito come spettacolo per tre attori/musicisti e un direttore d’orchestra e non prevede altri strumentisti. Questa scelta è dovuto a fatto che il musical, ispirato alla figura di Imelda Marcos, ex first lady delle Filippine, fa ampio riferimento al mondo delle discoteche e al karaoke, grandi passioni di Marcos, che nella cultura filippina sono ampiamente diffusi. Lo spettacolo, ricreando questo immaginario, era quindi studiato con basi pre-registrate.

Tino Gagliardi, presidente locale del sindacato, si era schierato contro l’uso delle basi pre-registrate definendole «una minaccia per Broadway». Le parti hanno comunque trovato un compromesso, evitando così il rischio di una cancellazione: verranno assunti 12 musicisti (e non i 19 previsti dalla regolamentazione).

«Broadway è un posto speciale con i migliori musicisti e le migliori performance al mondo. Siamo felici che si sia raggiunto questo accordo per onorare la tradizione», ha dichiarato Gagliardi. Meno entusiaste le dichiarazioni dei produttori dello show che in precedenza avevano dichiarato di non credere «nei custodi dell’arte» e che si sono trovati a modificare lo spettacolo a pochi giorni dall’esordio per quella che è stata definita come «una situazione speciale». Ma i produttori assicurano: «L’integrità dello spettacolo e del concept musicale è assicurata».

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