Il figlio di Sean Combs ha pubblicato un pezzo dal titolo ‘Free Diddy’ con l’aiuto di Kanye West | Rolling Stone Italia
Ain’t goin’ to sleep

Il figlio di Sean Combs ha pubblicato un pezzo dal titolo ‘Free Diddy’ con l’aiuto di Kanye West

Christian "King" Combs ha lanciato un nuovo brano mentre proseguono le arringhe conclusive del processo a suo padre per traffico sessuale e associazione a delinquere

Il figlio di Sean Combs ha pubblicato un pezzo dal titolo ‘Free Diddy’ con l’aiuto di Kanye West

Foto: JOHN LAMPARSKI/GETTY IMAGES

King Combs e Justin Combs arrivano al processo di Sean Combs il 27 giugno 2025

Mentre proseguono le arringhe conclusive del processo a Sean Combs, il figlio dell’imputato, Christian Combs, ha pubblicato un nuovo brano intitolato Diddy Free con la collaborazione di Kanye West.

Venerdì, Christian, con lo pseudonimo di King Combs, ha pubblicato l’EP di sette brani Never Stop sulle piattaforme di streaming, con West come produttore. Diddy Free si trova al centro dell’EP, con un testo in parte dedicato alla speranza dell’assoluzione del padre.

“When shit get sus they try to play the victim/Outspoken, I ain’t keepin’ shit in”, dice King Combs nel brano. “They be takin’ shots, they can’t trigger me, nah/Fuck the world, critics and the witness/Face clean, they tryna dirt the image”.

King Combs aggiunge nel ritornello: “N—as ain’t goin’ to sleep ’til we see Diddy free”.

Forse in un momento di sinergia e autopromozione, il figlio di Sean, Justin Combs, è comparso venerdì per le arringhe conclusive del processo del padre indossando una maglietta con la scritta “Free Sean Combs”, ma è stato avvertito da un ufficiale del tribunale che qualsiasi indumento con messaggi non era ammesso in aula; ha subito messola maglietta.

Anche West si è espresso a favore di Sean Combs, facendo persino un cameo nel tribunale dove la scorsa settimana si stava svolgendo il processo a Combs per traffico sessuale e associazione a delinquere. West però non è entrato in aula; ha invece guardato la seduta plenaria su uno schermo in una sala di servizio allestita in tribunale.

Da Rolling Stone US