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Il concerto dei Pond a Bologna, i fratelli fumati dei Tame Impala

Tanto le due formazione “sorelle” suonano simili su disco, quanto differiscono nei live. Gli hippy di Perth hanno suonato lo scorso 6 marzo al Covo Club

Nick Albrook e soci, dopo qualche sigaretta e tantissime birre, salgono sul palco e attaccano con Waiting Around For Grace. Il pubblico canta a squarciagola ogni singola parola, il quartetto di Perth non sbaglia un colpo: loro sono I Pond, fratelli di sangue dei Tame Impala (con i quali condividono due membri, Jay Watson e Julien Barbagallo), ambasciatori della nuova ondata di psichedelia che da Perth, Australia, ha invaso il mondo della musica indipendente.

Fra atmosfere di stampo hendrixiano di brani come Giant Tortoise e You Broke My Cool, synth analogici, muri di distorsioni e le più frequenti incursioni funk del nuovo lavoro Man It Feels Like Space Again, presentato al Covo Club di Bologna per per la prima volta in Italia, questi capitani di una formidabile macchina del tempo ci trasportano in pieni anni ’70.

Tanto le due formazione “sorelle” Pond-Tame Impala suonano simili su disco, quanto differiscono nei live: il frontman Nick “Paisley Addams” Albrook ha un’attitudine quai clownesca, e, sicuramente non del tutto sobrio, scherza con il pubblico, si contorce sul palco, regala smorfie ai flash dei fotografi in prima fila, si lancia sulla folla. E in tutto questo non sbaglia una nota. Il pubblico balla salta e ride secondo i tempi scenici magistralmente stabiliti da questo singolare circense dallo spirito anarchico.

Shart, suonerebbe in italiano circa “scoreggia vestita”

La band snocciola uno dopo l’altro quasi tutti i brani del nuovo disco, una superba cover di Baby’s On Fire di Brian Eno e qualche perla tratta dai lavori precedenti. Il tutto con vigore e precisione, ma anche con l’attitudine scanzonata di chi non si prende troppo sul serio, già piuttosto esplicita nei loro testi (“Shart”, per fare un esempio, suonerebbe in italiano circa “scoreggia vestita” in Sitting Up On Our Crane invece si dice “All I wanna do is get drunk and listen to Dennis Wilson”).

Fra il pubblico chi salta, chi ride e chi si commuove, chi segue alla lettera l’annuncio del chitarrista Joseph Ryan, che appoggiata la sua Gibson SG ringrazia e invita tutti fuori a fumare una sigaretta insieme a lui.

Joseph Ryan ringrazia e invita tutti fuori a fumare una sigaretta insieme a lui

I Pond sono estremamente fedeli al loro dichiarato spirito hippie, secondo il quale non è importante vincere il disco di platino, ma divertirsi suonando e lasciare che sia la musica a fare tutto il resto. Ed è per questo che spaccano. Ed è sempre per questo che un ragazzino in prima fila ha detto mille volte agli amici «ragazzi, fatevi in là, ho bisogno di ballare».

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