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I Rolling Stones hanno celebrato Charlie Watts con un concerto segreto


È successo al Ronnie Scott, un club di Londra. Insieme alla band c’erano Bill Wyman, Steve Jordan e altri musicisti, sul palco per suonare alcuni standard R&B e ricordare il batterista

Foto: Jason Koerner/WireImage

I Rolling Stones hanno chiuso il No Filter tour il 23 novembre in Florida, ma Mick Jagger, Keith Richards, Ron Wood e altri membri della band sono tornati a suonare dal vivo il 6 dicembre in un piccolo club di Londra, il Ronnie Scott, per celebrare Charlie Watts.

Sul palco insieme a Jagger, Richards e Wood c’erano l’ex bassista degli Stones Bill Wyman, il batterista Steve Jordan, i cantanti Bernard Fowler e Lisa Fischer, il sassofonista Tim Ries, il bassista Dave Green, i pianisti Ben Waters, Alex Zwingernberger e Jools Holland.

Insieme hanno suonato un brano di Ries – Blues for Charlie –, Trouble in My Mind e Up Above My Head. Gli Stones sono saliti sul palco per suonare Shame, Shame, Shame e Down the Road Apiece, due classici R&B che facevano parte del loro repertorio nei primi anni di carriera. Il pubblico era di solo 200 persone, a cui è stato chiesto di non scattare fotografie o girare video (un fotografo era comunque presente per documentare la serata).

Il concerto è stato organizzato da Charlotte, la nipote di Charlie Watts, e da altri membri della sua famiglia. In una recente intervista, Steve Jordan – che l’ha sostituito nelle ultime date del No Filter tour – ha detto che gli hanno inviato un messaggio prima che salisse sul palco per il primo show gli Stones. «Mi hanno sostenuto», ha detto. «È successo un’ora prima di suonare. In quel momento significava moltissimo per me. È così che ho capito che ero pronto».

Al momento non sappiamo cosa hanno in programma i Rolling Stones. Secondo alcuni rumor la band potrebbe tornare a suonare in Europa per festeggiare il 60esimo anniversario di carriera, ma non c’è nulla di confermato. «Da fan dico che devono farlo», ha detto Jordan. «Ma devono capire come si sentono senza l’amico che li ha accompagnati per 59 anni. Non sarà una decisione facile».

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