I Neverdogs tornano al BPM Music Festival con la loro etichetta | Rolling Stone Italia
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I Neverdogs tornano al BPM Music Festival con la loro etichetta

Uno speciale showcase dove si esibiranno gli artisti firmati da Bamboleo Records: «Volevamo creare un movimento di artisti con le nostre stesse visioni»

I Neverdogs tornano al BPM Music Festival con la loro etichetta

Mancano pochissimi giorni alla nuova edizione del BPM Music Festival, la grande festa dell’elettronica che da giovedì 12 a domenica 15 settembre infiammerà – solo metaforicamente – le spiagge di Portimão, Algarve, Portogallo. Prima di tornare con gli appuntamenti seguenti, il 30 settembre in Israele e il 15 gennaio in Costarica. Una sfilza di live che i più appassionati non possono perdere, e che non perderanno neanche i Neverdogs, duo formato da Tommy Paone e Marco De Gregorio che quest’anno torna al Festival con la propria etichetta, Bamboleo records, e uno speciale showcase di presentazione degli artisti. Li abbiamo raggiunti per qualche domanda.

Quest’anno tornerete al BPM, ormai siete di casa. Qual è il più bel ricordo/emozione legato al festival?
Sì, è vero, con la BPM family ci sentiamo proprio a casa. Nelle passate edizioni, sia in Messico che in Portogallo, sono stati moltissimi i momenti emozionanti che ci sono rimasti nel cuore, e tra questi sicuramente le 6 ore di set al Martina Beach prima di Marco Carola nel 2017 e lo scorso anno l’after party ufficiale in villa di chiusura festival, dove abbiamo suonato 15 ore b2b con Stacey Pullen.

Sempre a proposito di afterparty, nel 2017 avete fatto un set di 25 ore al BPM. Praticamente impossibile ripetere, o sì?
Sicuramente servono preparazione sia fisica e mentale, oltre che una lunga esperienza alle spalle e una grossa collezione musicale. Ci è sempre piaciuto fare set lunghi perché è in quelle maratone che un artista si può esprimere profondamente creando un percorso musicale, raccontando al pubblico che balla le proprie emozioni. Non è facile trovare il party giusto dove fare set del genere ma appena ne avremo la possibilità cercheremo di di superarci.

Tornerete al festival con la vostra etichetta, la Bamboleo. Quando e perché è nata?
La Bamboleo è stata presentata ufficialmente lo scorso anno al BPM in Portogallo. Nasce da una nostra esigenza di creare un movimento di artisti con le nostre stesse visioni musicali e soprattutto per proporre e divulgare musica innovativa sul mercato.

Ci sarà un vero e proprio showcase di presentazione al BPM?
Esattamente. Il 14 settembre festeggeremo il primo compleanno dell’ etichetta all’Ocean Club che sarà aperto dalle 11pm alle 6 am. Oltre a noi suoneranno i nostri resident Matteo Gatti e Sebastian Ledher insieme a Da Vid e Nicola Bernardini. Ci sarà un super special guest di cui non possiamo ancora non possiamo fare il nome, inoltre avremo la collaborazione con Numero 00. Insomma, ci sarà da divertirsi. Vi aspettiamo.

Una delle pubblicazioni di punta di Bamboleo è stato il vostro album, Details. Diteci qualcosa sulla lavorazione dell’album e sulla scelta di fare uscire un disco intero.
Details è uscito sul mercato nello scorso giugno dopo un anno e mezzo di duro lavoro in studio. È composto da tredici tracce ed è un percorso musicale che tocca i generi attraverso i quali siamo passati negli ultimi 20 anni della nostra carriera. L’album è una fusion di Break Beat, House, Tech-House, Elettronica, Minimal, Deep-Tech e Tools. In Wonderland e Ready For Love ci siamo avvalsi della collaborazione del cantante inglese Spencer Kennedy, figlio del batterista degli Imagination, famosa band degli anni ’80 che ha prodotto canzoni come Just An Illusion e Body Talk. Alcune tracce sono andate subito in classifica su beatport. In particolare Sin Parar che ancora è presente nella Minimal/Deep-Tech Top 10.

L’anno prossimo festeggerete il ventennale. Avete in mente qualcosa per l’anniversario?
Quello del 2020 è un traguardo della nostra vita molto importante. Esattamente a gennaio prossimo saranno 20 anni di musica. Insieme al nostro Team stiamo pianificando un “XX Years Anniversary Tour” dove pensiamo di toccare, anche, alcune delle città che sono state particolarmente importanti e d’aiuto alla nostra carriera. Vi aggiorneremo, tranquilli.

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