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«Mancherà alla musica»: i cantanti italiani rendono omaggio a Ernesto Assante

Dai Subsonica a Ligabue, passando per Raf, Francesca Michielin, Pelù, Cremonini, continuano gli attestati di affetto nei confronti del giornalista di Repubblica (e non solo) ricordato per la passione, la cultura musicale, l’intelligenza, il garbo

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«Mancherà alla musica»: i cantanti italiani rendono omaggio a Ernesto Assante

Ernesto Assante

Foto: Dino Ignani/ Getty Images

È morto lunedì 26 febbraio Ernesto Assante, uno dei giornalisti musicali più noti d’Italia. Aveva computo da poco 66 anni. Nella serata di domenica era stato colpito da un ictus.

Nato a Napoli, aveva cominciato l’attività giornalistica nel 1977, approdando poi a Repubblica, di cui è diventato una delle firme di punta della sezione musica e non solo. Nella sua lunghissima carriera ha fatto di tutto: oltre ai giornali (è stato tra le altre cose tra gli ideatori di Musica!, l’inserto di Repubblica, e ha scritto anche su Rolling Stone), anche televisione, radio, libri, collaborando spesso con l’amico e collega Gino Castaldo.

Subito dopo la diffusione della notizia stasera, si sono moltiplicati sui social i messaggi non solo dei colleghi, tra cui Castaldo che lo ricorda con un «fratello mio», ma anche di musicisti italiani che ne ricordano la cultura, il carattere garbato, la vitalità, la curiosità, la capacità di ascoltare.

 

 
 
 
 
 
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«La leggerezza di Ernesto Assante era il suo modo per rispettare la musica», scrive su Repubblica Luciano Ligabue, che lo ricorda al suo primo concerto a Roma. «Presenti poco più di cento persone. Nonostante non fosse una presentazione alla stampa e non ci fosse nessun pezzo da scrivere, fra quel centinaio di anime c’era anche Ernesto». Assante, scrive Ligabue, «mancherà a chiunque ami la musica e sa di avere perso chi lo poteva guidare con la discrezione di un suggerimento».

Sempre su Repubblica, Giuliano Sangiorgi ricorda la sua prima intervista. «“Oggi vedrai due importanti critici musicali, due grandi giornalisti!”, Caterina Caselli mi annunciò con orgoglio, nuovo, nuovissimo per me, nei giorni che precedevano la pubblicazione del nostro primo album. “La tua prima intervista sarà con Ernesto Assante e Gino Castaldo!”, disse con una felicità pari solo alla mia incredulità». Per Sangiorgi, Assante aveva tutte le caratteristiche del grande giornalista: «Analitico, spietato, coinvolto, appassionato, innamorato e sempre pronto allo sconvolgimento delle sue stesse convinzioni quando la musica aveva ragione e lui non sapeva darle torto».

 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Giuliano Sangiorgi (@giulianosangiorgi_official)

«Ciao, Ernesto», scrive Francesca Michielin. «Non riesco a crederci. Non so cosa dire ma vorrei ringraziarti infinitamente. Per la cura e il rispetto che hai sempre messo in quello che hai fatto, con cultura, intelligenza, dolcezza, ascolto. Senza mai avere preconcetti, mai. Ci mancherai, tantissimo».

Raf ricorda il primo incontro: «Ci siamo conosciuti nel ’93 negli uffici della Warner a Roma per un’intervista ed è nata subito una amicizia fatta di stima reciproca perché avevamo idee comuni e una comune visione del mondo al di là della musica. Mi hai sempre sostenuto spesso andando contro il giudizio di altri tuoi colleghi. Mi hai sempre dato buoni consigli nei momenti difficili. Oggi sei andato via così all’improvviso e ci mancherai. Mancherai alla musica italiana mi mancherai amico mio. Un grande abbraccio a Eleonora e alle due ragazze».

 

 
 
 
 
 
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Secondo i Subsonica, «ci sono bravi giornalisti musicali, e poi ci sono critici in grado di illuminare il tuo percorso e di aiutarti a comprendere meglio chi sei e che cosa stai facendo. Ecco chi è stato per noi Ernesto Assante, a partire dalla prima recensione nel lontano ‘98 su un free press romano. Una guida che non ha mai preteso di essere tale. Uno di quelli bravi, con cui hai sempre piacere di avere a che fare. La scomparsa prematura di Ernesto ci addolora. Ci mancherà moltissimo».

 

 
 
 
 
 
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Cesare Cremonini: «“Di Ernesto Assante”. In queste tre parole c’è tutta la forza di un professionista. Ernesto è stato un esempio, un riferimento nel mondo del giornalismo musicale e non solo. Era un orgoglio essere raccontati, intervistati o citati da lui, tra le firme sopravvissute al viaggio senza ritorno dalla carta al web. Sembra scontato ma non lo è che, scrivendo di musica, Ernesto fosse una voce capace di modellare ancora il presente. Sono vicino con il pensiero ai suoi cari, ai suoi amici di sempre, ai suoi colleghi. Ciao Ernesto, grazie».

 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da cesarecremonini (@cesarecremonini)

Giorgia su X: «Ciao Ernesto, che dispiacere… tu ci sei sempre stato, con le tue idee, la tua visione della musica il tuo garbo il tuo affetto».

«Ernesto, ti ricordiamo tutti con questo sorriso», scrive Levante postando una foto del giornalista. «Io nella memoria ho solo mille di questi sorrisi per tutte le volte che ti ho incontrato. E ora noi che facciamo? Ora noi siamo tristi».

 

 
 
 
 
 
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Frankie hi-nrg mc gli augura un «buon viaggio nel paradiso del rock».

Marco Mengoni: «Ascoltavi le canzoni, le parole, i suoni e poi dicevi quello che pensavi, con analisi profonde e attente… grazie per i tuoi insegnamenti, Ernesto mancherai tanto alla musica».

«Tanta tristezza per la scomparsa di Ernesto Assante. La musica raccontata con passione, leggerezza e umanità! Il Paul McCartney del giornalismo musicale. Adesso spero che possa riascoltare qualche bel giro di basso», scrive Dolcenera.

«Per noi non finirà mai, ci vediamo Ernie!», scrive Piero Pelù postando una foto col giornalista.

 

 
 
 
 
 
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«No, Ernesto, no… Che dovevamo parlare ancora di musica… di Roma… di noi… Sono senza parole… Mi si è spezzato il cuore. Ciao amico mio», scrive Emma su X.

«Amico mio» scrive Paola Turci «com’è possibile? È assurdo, assurdo Un abbraccio a Eleonora e alle figlie».

Laura Pausini su X: «Che notizia tristissima dover salutare inaspettatamente #ernestoassante… un vero giornalista e un uomo colto che ho sempre rispettato tanto».

Francesco Gabbani: «Tanti i momenti che abbiamo condiviso, dalle prime interviste, a tutto il lavoro svolto per “Ci Vuole Un Fiore”… Non posso non pensare al tuo sorriso, alla tua sensibilità, alla tua grande cultura… Avrei passato ore a parlare con te. Oggi è un giorno molto triste… ti porterò sempre con me! Ciao Ernesto, manchi già!».

 

 
 
 
 
 
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«Ciao Ernesto, era bellissimo parlare di tutto con te», scrive Noemi.

Shel Shapiro su Instagram: «Sono scioccato e profondamente rattristato della notizia dall’improvisa mancanza di Ernesto. Eri un uomo così sensibile, Ernie, intelligente, dolce, pieno di amore e di energia, pieno di gioia e di musica ed io ero onorato nel poterti chiamare e saperti amico. Abbraccio Eleonora e tutta la tua famiglia con immenso affetto e commozione.
E la musica? Cosa farà senza di te?».

 

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Shel Shapiro – profilo ufficiale (@shel.shapiro)

«Abbiamo condiviso il palco e scherzato come sempre sul nostro pessimo tempismo, neanche un mese fa. Difficile da credere…», scrive Nina Zilli. «Ciao Ernesto. Un’uscita di scena prima del tempo, proprio come le Rock Star che tanto hai amato, capito e raccontato».

Paolo Belli: «Non riesco a trovare le parole, ho il cuore a pezzi. RIP amico mio e grazie infinite per tutte le cose che hai fatto per e insieme a me, sei stato unico, non ti dimenticherò mai».

Manuel Agnelli posta una foto di Assante, Vasco Rossi, Alessandra Amoroso, Elodie, Emis Killa, Fedez, La Rappresentante di Lista lo ricordano nelle storie di Instagram. «Ci hai sempre stimato e tenuto in gran conto: ce lo dicevi proprio», scrivono i Marlene Kuntz. «E lo abbiamo sempre recepito con enorme soddisfazione, ricambiando stima e affetto. Stupiti e smarriti ti mandiamo il nostro ultimo abbraccio: eri un grande!».

 

 
 
 
 
 
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Anche Serena Dandini lo ricorda: «La scomparsa di Ernesto Assante è una notizia terribile e dolorosa. Un forte abbraccio alla sua famiglia».

«Che persona per bene e che uomo colto e preparato. Appassionato di umanità.. quanto mi dispiace. Ci mancherai moltissimo», scrive invece Anna Foglietta.

Anche Bobo Craxi lo ricorda per come ha raccontato la musica «con garbo e intelligenza».

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